Oggi vogliamo addentrarci nell'affascinante mondo di Stadio Giuseppe Raffaele Macrì. Qualunque sia l'approccio che gli diamo, Stadio Giuseppe Raffaele Macrì ha sempre suscitato interesse e curiosità nell'umanità. Che si tratti di oggetto di studio, di figura storica o di ispirazione per la creatività, Stadio Giuseppe Raffaele Macrì ha lasciato il segno nel mondo in modi inimmaginabili. Nel corso della storia è stato oggetto di dibattito, analisi e ammirazione, essendo considerato punto di riferimento in diversi contesti. In questo articolo esploreremo diversi aspetti di Stadio Giuseppe Raffaele Macrì, cercando di far luce sulla sua importanza e sul suo impatto su diversi aspetti della vita umana.
Stadio Comunale Barone Giuseppe Raffaele Macrì | |
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Comunale | |
Informazioni generali | |
Stato | ![]() |
Ubicazione | Locri
Via Angelo Cusmano 10 |
Ristrutturazione | 2002 2018 |
Proprietario | Comune di Locri |
Informazioni tecniche | |
Posti a sedere | 4 500 |
Struttura | Pianta rettangolare |
Copertura | Tribuna |
Pista d’atletica | No |
Uso e beneficiari | |
Calcio | Locri |
Lo stadio comunale Barone Giuseppe Raffaele Macrì (già noto semplicemente come "Comunale" fino al 2018[1]), è lo stadio di calcio che ospita le partite casalinghe dell'A.C. Locri 1909. Situato a Locri, in via Cusmano, è dotato di terreno in erba sintetica di ultima generazione.
Ristrutturato nel 2001-02, rispetto allo stadio precedente, che era in terra battuta con solo una tribuna laterale da 800 posti, presenta una maggiore capienze ed oggi è considerato uno dei migliori impianti della provincia di Reggio Calabria. All'inaugurazione del nuovo comunale partecipò la Reggina che sconfisse i padroni di casa per 2-0 in uno stadio tutto esaurito.
Il 20 settembre 2006 ha ospitato l'Italia Under-19 che ha sconfitto il Cipro Under-19 per 3-0.[2]
Nel mese di novembre del 2018 (in occasione dell'incontro valevole per il campionato di Serie D tra il Locri e la Cittanovese), l'impianto è stato reso fruibile alla locale squadra di calcio e al pubblico dopo un periodo di chiusura dovuto ai lavori di ristrutturazione che hanno permesso la posa del manto in erba sintetica di ultima generazione.[3] Contestualmente, l'impianto è stato intitolato al "Barone" Giuseppe Raffaele Macrì, donatore del terreno ove sorge lo stadio.[1]