Nel mondo di oggi, Sistole è diventato un argomento molto rilevante. Sia nella sfera pubblica che in quella privata, Sistole ha catturato l'attenzione di un ampio spettro di individui e organizzazioni. Il suo impatto si è fatto sentire in molteplici ambiti, dalla politica alla tecnologia, passando per la cultura e la società in generale. In questo articolo approfondiremo l'analisi di Sistole, esplorandone le diverse sfaccettature ed esaminando la sua influenza in vari contesti. Dalle sue origini fino alla sua situazione attuale, Sistole ha suscitato grande interesse e solleva importanti riflessioni che meritano di essere affrontate in modo approfondito.
La sistole è la fase di contrazione del muscolo cardiaco quindi della spinta del sangue al suo esterno. Fase opposta è la diastole cioè quella di rilassamento.
Dal greco συστολή, «contrazione», derivato dal verbo συστέλλω, «restringere, contrarre».
Si utilizza spesso in ambito cardiaco, ma è facile sentirla anche in riferimento ad altri organi: per esempio la "sistole caliciale" identifica la fase di contrazione dei calici renali per spremere le piramidi e aiutare il deflusso di urina.
Nella sistole atriale il sangue contenuto negli atri (le camere superiori) passa nei ventricoli, in seguito agli impulsi generati dal nodo senoatriale. Nell'elettrocardiogramma, la sistole atriale inizia poco dopo la rilevazione dell'onda P.
Nella sistole ventricolare, la contrazione dei ventricoli genera una pressione che fa fluire il sangue verso i polmoni e verso l'aorta (complesso QRS dell'elettrocardiogramma). Il volume di sangue che rimane nel ventricolo dopo la contrazione è detto volume telesistolico. L'incisura dicrotica corrisponde a un piccolo aumento della pressione aortica che si ha subito dopo il termine della sistole cardiaca, in corrispondenza della chiusura della valvola semilunare aortica.