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Nella metrica classica, la sinizesi indica la contrazione in un'unica sillaba di due vocali adiacenti. In italiano, le sequenze di fonemi che possono dare luogo a sinizesi sono ea, eo, ei, eu, ie, ua, ue, ui, uo ecc.[1]
Tale fenomeno, nella pronuncia corrente, è detto sineresi.
Parea, secondo la grammatica, ha tre sillabe, in questo verso ne ha due soltanto. Un altro esempio:
All'interno di un verso, due vocali consecutive di solito sono considerate parti di una stessa sillaba: sono quindi dittonghi oppure iati (nel senso di due "vocali forti", non nel senso di due vocali separate da un accento) che formano sineresi; se c'è un caso di dieresi (che è il fenomeno opposto alla sineresi), si può segnalare con l'apposito segno diacritico, detto appunto dieresi. Viceversa, in fine di verso, due vocali formano sempre due sillabe metriche.
Virgilio, Eneide, III, v. 373: atqu(e)‿haec deinde canit divin(o)‿ex ore sacerdos.