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Sicinno o Sicino (in greco antico: Σίκι(ν)νος?, Síki(n)nos; ... – dopo il 480 a.C.) è stato uno schiavo di Temistocle, persiano secondo Plutarco, e pedagogo dei suoi figli.[1][2]
Nel 480 a.C. Sicinno fu impiegato dal suo padrone per convincere Serse a portare la propria flotta nello stretto che separa Atene da Salamina.[1][2] Dopo la vittoria dei Greci, Temistocle inviò nuovamente Sicinno, con altri compagni, nel tentativo di intercettare la fuga di Serse e del suo esercito.[3] Finita la guerra, Temistocle fece insignire Sicinno della cittadinanza di Tespie e lo arricchì donandogli del denaro.[1]
Talvolta si è identificato, probabilmente erroneamente, questo Sicinno con un Sicinno (persiano secondo alcuni, cretese secondo altri) menzionato da Ateneo come uno degli inventori di una danza chiamata Σίκιννις.[4][5]