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Con Scuola di Lione si intende un gruppo di artisti di cui uno dei fondatori fu Pierre Révoil, esponente dello stile troubadour.
La scuola di Lione si formò negli anni 1810 e, all'inizio, comprendeva, oltre a pittori che aderivano alla corrente dei Trovatori, anche paesaggisti, nonché pittori dei fiori, assai vicini a quelli che disegnavano motivi floreali per la produzione di sete decorate.
Al Salon del 1819, anno in cui la Scuola di Lione fu identificata per la prima volta, essa fu descritta come una corrente che aveva «uno stile curato e una esecuzione fine e brillante».[1]
La Scuola di Lione si definì negli anni 1830, come un movimento ispirato alle correnti mistiche e illuministe lionesi.[2] Il gruppo, rappresentato da Victor Orsel, Louis Janmot e Hippolyte Flandrin fu qualificato da Charles Baudelaire come "la galera della pittura".
Tuttavia questa corrente pittorica, assai prossima ai preraffaelliti britannici, aveva nobili fondamenti, poiché si ispirava principalmente a temi filosofici, morali e religiosi. Riconosciuta al Salon del 1819, fu resa ufficiale nel 1851, quando fu realizzata una galleria di pittori lionesi all'interno del Museo di Belle Arti di Lione. Essa, che sopravvisse solo per una parte del XIX secolo, si estinse con l'opera di Pierre Puvis de Chavannes.
N. B. Esiste anche una "Scuola di Lione" letteraria.