Nel seguente articolo, Sciafilia verrà affrontato da diverse prospettive, con l'obiettivo di esplorare le sue diverse sfaccettature e approfondire la sua rilevanza in vari contesti. Sciafilia sarà analizzato da un approccio storico, sociologico e culturale, al fine di far luce sulla sua importanza e impatto sulla società contemporanea. Inoltre, verrà offerta una visione panoramica delle diverse opinioni e dibattiti che ruotano attorno a Sciafilia, con l'intento di generare una riflessione critica e arricchente. Dalle sue origini alla sua influenza sul presente, questo articolo mira a fornire uno sguardo esaustivo e completo su Sciafilia, invitando il lettore ad approfondirne la comprensione e l'apprezzamento.
La sciafilia è la disposizione di alcuni organismi, sia vegetali che animali, a vivere all'ombra.
Si tratta di una disposizione naturale che porta talvolta a sviluppare meccanismi di adattamento particolari per la comunicazione, la riproduzione e l'alimentazione o a rifuggire la luce diretta.
Sono piante che tipicamente vivono nel sottobosco o sono coperte da altre piante. Nella comune acetosella dei boschi (Oxalis acetosella), durante le ore più calde d'estate, le foglioline tendono a ripiegarsi lontano dai raggi del sole in modo da essere più protette. Altro esempio di piante sciafile si ha con le piante acquatiche del genere Anubias barteri. In natura cresce all'ombra di altre piante o comunque in zone dove la vegetazione sovrastante crea ombra sullo specchio d'acqua. Questa specie è molto utilizzata in Acquariofilia.
Un esempio piuttosto conosciuto di organismo animale sciafilo è il corallo rosso (Corallium rubrum), che cresce sempre in ambienti poco illuminati, come grotte o anfratti sommersi.
Biocenosi come il coralligeno sono ad esempio tipiche degli ambienti poco illuminati[1], dove le specie che lo caratterizzano possono crescere nella penombra.