Scala (araldica)

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In araldica la scala simboleggia la dignità conseguita, una impresa riuscita e, in generale, onori conquistati con fatica e difficoltà[1]. La scala è stata spesso assunta nello stemma da chi aveva scavalcato per primo le mura di una fortezza assediata.[2]

La scala compare sia posta in palo sia posta in banda o in sbarra; spesso è sostenuta o appoggiata su un monte, un terreno, una campagna.

Religione e letteratura

Nel Vecchio Testamento si narra di una visione avuta dal patriarca Giacobbe, la Scala di Giacobbe. Una simile scala, una scala d'oro di altezza infinita, è descritta da Dante Alighieri nel Paradiso (Paradiso - Canto ventunesimo, vv. 1-42) dove vi sono gli spiriti contemplanti che salgono e scendono da essa. Di una "scalata" al Cielo da parte del profeta Maometto trattano i Libri della Scala, testi medievali spagnoli, arabo-islamici, di contenuto escatologico.

Note

  1. ^ Marc'Antonio Ginanni, L'arte del blasone dichiarata per alfabeto, Venezia, Guglielmo Zerletti, 1756, p. 147.
  2. ^ Goffredo di Crollalanza, Enciclopedia araldico-cavalleresca, Pisa, Giornale araldico, 1876-1877, p. 18.

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