Saracinesca (araldica)

Nel mondo di oggi, Saracinesca (araldica) è un argomento che è diventato sempre più rilevante. Nel corso degli anni Saracinesca (araldica) ha suscitato grande interesse nella società, innescando dibattiti, ricerche e posizioni diverse attorno a questo tema. È evidente che Saracinesca (araldica) ha avuto un impatto sulle nostre vite in qualche modo, sia a livello sociale, culturale, economico o personale. Per questo motivo è importante analizzare e comprendere a fondo le implicazioni e le conseguenze che Saracinesca (araldica) porta con sé, nonché essere consapevoli delle tendenze e dei progressi che si stanno sviluppando rispetto a questo argomento. In questo articolo esploreremo varie prospettive e approcci su Saracinesca (araldica), con l'obiettivo di fornire una panoramica completa e arricchente che consenta al lettore di approfondire questo argomento.

In araldica la saracinesca è rappresentata generalmente da 6 pali aguzzati in fondo, fissati da cinque traverse inchiodate e con un anello al centro della traversa superiore.[1] Nell'araldica inglese è frequente la saracinesca con solo quattro traverse e due catene laterali in luogo dell'anello centrale.

La saracinesca era lo stemma araldico della Casa di Beaufort, e il primo re Tudor Enrico VII d'Inghilterra, discendente dei Beaufort per linea materna, adottò come simbolo sia la saracinesca che la rosa Tudor. Da questo momento la saracinesca è apparsa spesso negli stemmi inglesi, e fu utilizzata anche come simbolo del Palazzo di Westminster a Londra.

Una saracinesca si può trovare anche sulla moneta britannica da un penny.

Il cimiero dello stemma di Canberra raffigura una saracinesca, simbolo del Parlamento australiano.

Note

  1. ^ Crollalanza, p. 521.

Bibliografia

  • Goffredo di Crollalanza, Enciclopedia araldico-cavalleresca: prontuario nobiliare, Pisa, Giornale araldico, 1876-1877.
  • Marc'Antonio Ginanni, Saracinesca, in L'arte del blasone dichiarata per alfabeto, Venezia, Guglielmo Zerletti, 1756, p. 145.

Altri progetti