In questo articolo approfondiremo il tema SIAI S.17, un concetto che negli ultimi anni ha catturato l’attenzione di accademici, professionisti e grande pubblico. Dalle sue origini alla sua attualità, analizzeremo come SIAI S.17 ha influenzato vari ambiti della società e come ha influenzato il modo in cui ci relazioniamo, pensiamo e agiamo. Allo stesso modo, affronteremo diverse ricerche, opinioni e prospettive attorno a SIAI S.17, con l'obiettivo di fornire una visione completa e arricchente di questo fenomeno. Preparati a intraprendere un viaggio di scoperta e riflessione su SIAI S.17!
SIAI S.17 | |
---|---|
Descrizione | |
Tipo | idrocorsa |
Equipaggio | 1 |
Costruttore | ![]() |
Data primo volo | 1920 |
Esemplari | 1 |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 7,6 m |
Larghezza | 7,7 m |
Altezza | 2,7 m |
Propulsione | |
Motore | un Ansaldo San Giorgio 4E-14 |
Potenza | 310 CV (231 kW) |
Prestazioni | |
Velocità max | 191 km/h |
Velocità di crociera | 170 km/h |
Autonomia | 600 km |
Dati tratti dal sito avia.cofe.ru[1] | |
voci di aeroplani sperimentali presenti su Wikipedia |
Il SIAI S.17 o Savoia S.17 fu un idrocorsa monomotore biplano costruito dall'azienda aeronautica italiana SIAI per la Coppa Schneider del 1920.
Il S.17 partecipò all'edizione della Coppa Schneider del 1920 a Monaco. Il velivolo non riuscì però a finire la gara perché ebbe un incidente durante la partenza finale.
Il S.17 è stato un biplano monocarena monoposto costruito specificamente per la Coppa Schneider dalla SIAI. Con il suo motore raffreddato a liquido Ansaldo San Giorgio 4E-14 da 231 kW (310 CV) aveva una velocità massima di 190,9 chilometri all'ora. Il motore, dotato di ampio radiatore frontale, era installato su un castello tubolare sotto al centro dell'ala superiore, abbinato ad un'elica bipala a passo fisso in legno di tipo spingente.
Da questo velivolo fu sviluppato il successivo e più prestazionale SIAI S.19.