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Il quadrifoglio è un'anomalia, relativamente rara, del trifoglio bianco. Essa si manifesta con la presenza di quattro foglioline invece che di tre. La foglia supplementare è, generalmente, più piccola rispetto alle altre tre.
L'incidenza stimata di quadrifogli sul totale dei trifogli bianchi è di circa uno per 10 000[1]. Tuttavia, un'indagine effettuata su oltre 5 milioni di trifogli ha rilevato che la frequenza reale è più vicina a 5 000 ad 1, ovvero il doppio della probabilità indicata precedentemente[2].
In casi ancor più eccezionali è possibile trovare anomalie del trifoglio con più di quattro foglioline; il Guinness dei primati ne registra uno con 63, rinvenuto in Giappone nel 2023[3].
Il quadrifoglio non va confuso con l'Oxalis tetraphylla, morfologicamente dotata di 4 foglioline. Il quadrifoglio si distingue da quest'ultima perché le sue foglioline sono, rispetto alle Ossalidi, più arrotondate e allungate laddove le Ossalidi presentano foglioline a forma di cuore; l'equivoco si ingenera perché nell'immaginario collettivo quest'ultima è la forma erroneamente associata al quadrifoglio propriamente detta; a perpetuare l'equivoco sta il fatto che le Ossalidi spesso sono vendute con il nome comune di quadrifogli, in quanto esso è il nome comune di entrambe le specie[4]. La Marsilea quadrifolia, altresì, è una felce il cui nome comune è Quadrifoglio acquatico.
L'equivoco sussiste in italiano laddove in inglese e in francese il quadrifoglio è chiamato rispettivamente four-leaf clover e trèfle à quatre feuilles, ossia in entrambi i casi trifoglio a quattro foglie.
La rarità del quadrifoglio ha fatto nascere in varie culture diversi miti, il più comune dei quali è che trovarne uno sia simbolo di buona sorte; parimenti si ritiene che porne uno sotto il cuscino propizi bei sogni. Sempre secondo altre credenze popolari, ogni foglia rappresenterebbe qualcosa: la prima sarebbe per la speranza, la seconda per la fede, la terza per l'amore e la quarta per la fortuna[5]. Per i Druidi il quadrifoglio era potente contro gli spiriti malvagi. Il più antico riferimento letterario al quadrifoglio sembra risalire al 1620, con la prima attestazione di quest'ultimo come portafortuna.[6]