Psòmega

In questo articolo approfondiremo il tema Psòmega, analizzandone le origini, l’evoluzione, l’impatto e le possibili prospettive future. Psòmega è stato oggetto di interesse e dibattito nel corso della storia, influenzando vari aspetti della società, della cultura e della politica. Nelle prossime sezioni ne approfondiremo il significato, le implicazioni e la rilevanza nel contesto attuale, facendo luce sulle diverse sfaccettature che compongono questo fenomeno. Inoltre, esamineremo diversi approcci e opinioni per offrire una visione completa ed equilibrata, fornendo al lettore una comprensione più ampia e profonda di Psòmega.

Il Club Psòmega è una società fondata da Renato Boeri e Massimo Bonfantini in occasione di un convegno tenuto a Milano il 14-15 giugno 1985, al quale parteciparono un gruppo di semiologi, filosofi, scienziati, artisti, scrittori, tra cui su ricordano Giuseppe Avanzini, Daniele Barbieri, Stefano Benni, Gianfranco Bettetini, Silvio Ceccato, Umberto Eco, Mauro Ferraresi, Giulio Giorello, Mario Giuseppe Losano, Bruno Munari, Cesare Musatti, Giorgio Prodi, Carlo Sini, Mario Vegetti[1].

Attività

Il Club Psòmega ha svolto un'intensa attività di studio e divulgazione sui temi dell'inventiva e dell'innovazione nelle arti, nel pensiero scientifico, nella pratica etico-politica, attraverso l'organizzazione di convegni (Il pensiero inventivo, Milano, UNICOPLI, 1988; La vita inventiva: il Club Psòmega per Renato Boeri, Napoli, Edizioni scientifiche italiane, 1998; L'inventiva: Psòmega vent'anni dopo, Bergamo, Moretti, 2006) e la realizzazione di libri pubblicati da Moretti & Vitali, Edizioni Scientifiche Italiane, Atì Editore[2].

Note

Bibliografia

  • Massimo Bonfantini, Le programme de recherche du Club Psomega, in Signs of humanity, Proceedings of the IV International Congress, International association for semiotic studies, Barcelona/Perpignan, March 30-April 6, 1989, Berlin-New York, Mouton de Gruyter, 1992, pp. 323-336

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