Pistocu

In questo articolo approfondiremo l'entusiasmante mondo di Pistocu. Nel corso della storia, Pistocu ha suscitato grande interesse nell'umanità, sia per il suo impatto sulla società, sia per la sua rilevanza in campo scientifico o semplicemente per la sua influenza sulla cultura popolare. Dalle origini ad oggi, Pistocu ha avuto un ruolo fondamentale nella vita delle persone, diventando un affascinante oggetto di studio per esperti e hobbisti. Attraverso questo scritto, ci proponiamo di esplorare le diverse sfaccettature di Pistocu, analizzandone l'importanza e il suo impatto in vari ambiti.

Pistoccu o Pistocu
Origini
Luogo d'origineItalia (bandiera) Italia
RegioneSardegna
Zona di produzioneOgliastra
Dettagli
Categoriapiatto unico
SettorePanetteria e prodotti da forno

Il pistocu[1], è un tipico pane dell'Ogliastra, subregione barbaricina storico-geografica della Sardegna orientale. È sottile e secco e si può gustare anche bagnato in acqua. Il suo impasto può essere composto da farina integrale e semola rimacinata, ma può trovarsi nelle varianti di sola farina integrale o solo semola rimacinata. Altri ingredienti sono l'acqua, il sale e il lievito di birra. Anticamente, invece che il lievito di birra, veniva usato il lievito madre. Il pistoccu necessita di due lievitazione. La prima avviene subito dopo aver impastato gli ingredienti. Dopo che la massa ha subito la prima lievitazione, si passa alla stesura della sfoglia dalla quale si ottengono dei rettangoli che vengono fatti riposare coperti da della stoffa. Avviene quindi una seconda lievitazione. A lievitazione avvenuta si inizia la cottura, tradizionalmente nel forno a legna. I rettangoli di sfoglia si gonfiano come dei cuscini e le due facce ottenute con la cottura si dividono in due, le due facce ottenute dopo la prima cottura vengono nuovamente cotte, il pistoccu diventa croccante e colorito.

Su pistocu di Sedilo

Un altro tipo di pane chiamato allo stesso modo viene prodotto a Sedilo, paese della provincia di Oristano.

Su pistoccu di Sedilo

Note

  1. ^ Regione Autonoma della Sardegna-Ditzionàriu in línia de sa limba e de sa cultura sarda, su ditzionariu.sardegnacultura.it. URL consultato il 22 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 12 aprile 2023).

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