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Painkiller | |
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Paese | Stati Uniti d'America |
Anno | 2023 |
Formato | miniserie TV |
Genere | drammatico |
Puntate | 6 |
Lingua originale | inglese |
Crediti | |
Ideatore | Micah Fitzerman-Blu, Noah Harpster |
Regia | Peter Berg |
Interpreti e personaggi | |
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Casa di produzione | Blue Harp, Film 44, Grand Electric, Jigsaw Productions |
Prima visione | |
Data | 10 agosto 2023 |
Rete televisiva | Netflix |
Painkiller è una miniserie drammatica statunitense realizzata per Netflix e creata da Micah Fitzerman-Blue e Noah Harpster. La serie di sei episodi, basata sull'articolo del New Yorker di Patrick Radden Keefe "The Family That Built an Empire of Pain" e Pain killer. L'impero dell'inganno e la grande epidemia americana di oppiacei di Barry Meier,[1][2] si concentra sulla crisi degli oppioidi negli Stati Uniti, con particolare attenzione alla Purdue Pharma, una società di proprietà di Richard Sackler e la sua famiglia, che produce OxyContin.[3] La famiglia Sackler è stata definita la "famiglia più malvagia d'America"[4][5][6][7] e "i peggiori spacciatori di droga della storia".[8][9]
Painkiller ha debuttato su Netflix il 10 agosto 2023.[10]
Alla fine degli anni '90, Edie Flowers, un'ispettrice zelante e determinata dell'ufficio del procuratore distrettuale della Virginia, scoprì le devastazioni dell'Oxycontin, un antidolorifico oppioide prodotto e venduto in massa dalla Purdue Pharma, una società farmaceutica di proprietà del dottor Richard Sackler, medico ed erede di Arthur Sackler, inventore del Valium e innovatore dell'industria farmaceutica. Anni dopo, quando verrà interrogata sulla sua indagine, Flowers rivelerà le strategie di marketing della Purdue Pharma e le bugie elaborate intorno al farmaco che hanno causato la crisi degli oppioidi negli Stati Uniti. Glen Kryger, un meccanico dell'Indiana, è stato una delle vittime: dopo un grave infortunio alla schiena, il suo dolore è stato curato con l'Oxycontin e gradualmente è sprofondato nella dipendenza.
Su Rotten Tomatoes, il 44% dei 36 critici ha dato alla serie una recensione positiva, con una valutazione media di 6,1/10.[11] Su Metacritic, la serie detiene un punteggio medio ponderato di 59 su 100, basato su 26 critici, indicando "recensioni miste o medie".[12]