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La pace di Deulino (anche nota come tregua o trattato di Dywilino) venne firmata l'11 dicembre 1618 ed ebbe effetto dal 4 gennaio 1619.[1] Essa pose fine alla Guerra polacco-moscovita combattuta fra la Confederazione Polacco-Lituana e lo Zarato Russo.
L'accordo segnò la più grande acquisizione geografica nella storia della Confederazione polacco-lituana,[2] che durò fin quando la Confederazione non concesse la Livonia nel 1629. Fra i territori acquisiti figurò il Voivodato di Smoleńsk e quello di Czernihów.[2] La tregua avrebbe dovuto durare 14 anni e mezzo.[3] La due fazioni in guerra si scambiarono i prigionieri fra i quali vi erano Filaret Romanov, Patriarca di Mosca.[3]
Władysław IV, figlio del re della Confederazione Sigismondo III, rinunciò alla pretesa al trono di Mosca.[4] Nel 1632, quando la pace di Deulino ebbe termine con la morte di Sigismondo III,[2] le ostilità ripresero ed ebbe inizio un nuovo conflitto che prese il nome di guerra di Smolensk, terminata poi con il trattato di Polanów nel 1635.[1]