Nell'articolo di oggi parleremo di Oxymore, un argomento che nel tempo ha catturato l'attenzione di tantissime persone. Oxymore è un concetto che ha generato dibattiti e discussioni in diversi ambiti, dal livello personale a quello professionale. Fin dalla sua comparsa, Oxymore ha suscitato l'interesse di ricercatori, esperti e curiosi che cercano di comprenderne ulteriormente il significato e il suo impatto sulla società. Nel corso della storia, Oxymore ha dimostrato la sua capacità di influenzare il modo in cui le persone pensano e agiscono, e in questo articolo esploreremo alcune delle ragioni alla base della sua rilevanza e della sua continua presenza nelle nostre vite.
Oxymore album in studio | |
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Artista | Jean-Michel Jarre |
Pubblicazione | 21 ottobre 2022 |
Durata | 49:02 |
Dischi | 1 |
Tracce | 11 |
Genere | Electronic dance music Musica d'ambiente |
Etichetta | Sony Music, Columbia Records |
Produttore | Jean-Michel Jarre |
Jean-Michel Jarre - cronologia | |
Album successivo
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Oxymore è il ventiduesimo album in studio del musicista francese Jean-Michel Jarre, pubblicato nel 2022.
Per comporre le tracce di Oxymore Jarre si servì di alcuni frammenti audio composti dal pioniere della musica elettronica e suo ispiratore Pierre Henry, assieme al quale avrebbe voluto registrare un album, ma che morì prima che questi venisse portato a termine.[1][2] Jarre dichiarò:[1]
L'album risente anche l'influsso della musica concreta, costruita a partire da suoni pre-registrati.[1]
Oxymore venne prodotto in audio a 360 gradi.[3] Jarre sostiene che l'album può essere ascoltato meglio con le cuffie o sistemi audio avanzati.[1][4][5]
Oxymore è stato pubblicato su CD, doppio vinile e in digitale.[1]
Brutalism è l'unico singolo estratto dell'album.[6] Della traccia sono usciti diversi remix, raccolti nel mini-album Oxymoreworks (2023) tra cui una collaborazione con Martin Gore dei Depeche Mode e un'altra con i Deathpact.[3]
L'album venne promosso da Oxyville, un mondo in realtà virtuale, sviluppato dalla società francese VRROOM, che è stato definito «una città della musica a metà tra Metropolis e Sin City».[7] Oxyville riuscì a ottenere numerosi riconoscimenti.[8][9][10]
Julian Marszalek di Classic Rock assegna a Oxymore tre stelle su cinque. Secondo Marszalek il disco è di qualità altalenante ed «è maggiore il numero delle domande che pone delle risposte che offre».[2]
Gianluca Faliero di Parkett afferma che non è uno dei migliori album di Jarre.[11]
Shrey Kathuria di The Quietus descrive Oxymore come «un disco che intreccia abilmente un songwriting cupo e teso e offre una risoluzione inquietantemente curiosa, come il finale dei quei giochi per computer che emula così abilmente».[12]