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In meccanica celeste, in particolare in astrodinamica, un'orbita circolare è un'orbita ellittica con eccentricità uguale a zero.
Sotto le ipotesi standard la velocità orbitale () di un corpo che si muove in orbita circolare, può essere calcolata come:[1][2]
dove:
Conclusione:
Sotto le ipotesi standard il periodo orbitale () di un corpo che si muove in orbita circolare, può essere calcolata come:[2][3]
dove:
Sotto le ipotesi standard, l'energia orbitale specifica () è negativa e l'equazione orbitale della conservazione dell'energia per questa orbita prende la forma:
dove:
Il teorema del viriale dice che:
Ne segue che la velocità di fuga - la velocità minima che un oggetto, senza alcuna successiva propulsione, deve avere in una certa posizione per potersi allontanare indefinitamente da un campo a cui è soggetto - ad una distanza dal corpo attrattore è pari a √2 volte la velocità di un'orbita circolare alla stessa distanza. In condizioni di fuga, l'energia totale è zero.[1]
Sotto le ipotesi standard, la distanza tra l'attrattore ed il corpo orbitante è costante e diventa:[2]
dove:
Il trasferimento orbitale da un'orbita terrestre bassa verso un'orbita circolare larga, come ad esempio è un'orbita geostazionaria, richiede un delta-v maggiore di quello corrispondente al trasferimento su di un'orbita di fuga,[senza fonte] benché la seconda permetta di raggiungere qualunque distanza ed abbia un'energia meccanica specifica maggiore. Si veda la voce sul trasferimento alla Hohmann.