Nell'articolo di oggi esploreremo NGC 1647, un argomento che ha catturato l'attenzione di molte persone negli ultimi anni. Con un focus su NGC 1647, analizzeremo il suo impatto su diversi aspetti della vita quotidiana, dalla salute alla tecnologia. Approfondendo questo argomento, ne copriremo la storia, le applicazioni attuali e il potenziale per il futuro. Con interviste ad esperti di NGC 1647 e analisi di dati rilevanti, questo articolo cerca di far luce su un aspetto particolare di NGC 1647 che spesso viene trascurato. Inoltre, esploreremo come NGC 1647 si è evoluto nel tempo e come continua a cambiare il mondo in cui viviamo. Preparati per un emozionante viaggio nel mondo di NGC 1647.
NGC 1647 Ammasso aperto | |
---|---|
![]() | |
Scoperta | |
Scopritore | William Herschel |
Data | 15 febbraio 1784 |
Dati osservativi (epoca J2000) | |
Costellazione | Toro |
Ascensione retta | 04h 45m 54s[1] |
Declinazione | +19° 06′ 00″[1] |
Distanza | 1760[2] a.l. (540[2] pc) |
Magnitudine apparente (V) | 6,4[1] |
Dimensione apparente (V) | 45' |
Caratteristiche fisiche | |
Tipo | Ammasso aperto |
Classe | III 2 p |
Galassia di appartenenza | Via Lattea |
Età stimata | 145 milioni di anni[2] |
Altre designazioni | |
Mel 26; Cr 54; OCl 457[1] | |
Mappa di localizzazione | |
Categoria di ammassi aperti |
NGC 1647 è un ammasso aperto visibile nella costellazione del Toro; è visibile anche con piccoli strumenti.
NGC 1647 è facilmente individuabile grazie alla sua posizione, poco ad est del brillante ammasso delle Iadi e della brillante stella Aldebaran; è visibile anche con un binocolo, dove si presenta come una macchia irregolare o un leggero alone luminoso, talvolta con qualche minuscola stellina al centro. Con un telescopio da 80mm di apertura è possibile osservare fino a una ventina di stelle, tutte di colore bianco-giallastro; la figura appare dominata da una concatenazione discontinua di stelle orientata in senso NW-SE. Strumenti di 150mm sono invece in grado di mostrare numerose decine di stelle fino alla magnitudine 13, molte delle quali disposte a gruppi di due o quattro.
Il periodo più adatto alla sua osservazione è quello compreso fra novembre e aprile da ambo gli emisferi, anche se gli osservatori dell'emisfero boreale sono avvantaggiati; dall'emisfero australe è visibile da tutte le regioni abitate, mentre diversi gradi a nord del circolo polare artico si presenta circumpolare.[3]
NGC 1647 venne individuato per la prima volta da William Herschel nel 1784 attraverso un telescopio riflettore da 18,7 pollici; suo figlio John Herschel lo riosservò in seguito e lo inserì poi nel suo General Catalogue of Nebulae and Clusters col numero 896.[4]
NGC 1647 si trova nel nostro braccio di spirale della Via Lattea, il Braccio di Orione, a una distanza di circa 540 parsec (1760 anni luce), ossia sulla parte esterna rispetto al centro galattico (noi ci troviamo invece al bordo interno), oltre la Nube del Toro, un esteso sistema di nebulose oscure le cui propaggini si sovrappongono alla linea di vista; pertanto NGC 1647 ne viene parzialmente oscurato. L'ammasso contiene quasi 200 stelle, delle quali una trentina fino alla magnitudine 11, sparse su un diametro di 45'.
Numerose stelle membri giacciono in regioni lontane dal nucleo, formando una sorta di corona; fra queste componenti vi è anche SZ Tauri, una variabile cefeide con un periodo di 3,15 giorni.[5] Un'altra componente degna di nota è una stella binaria formata da due nane rosse, le cui masse sono state stimate attorno a 0,45 e 0,19 M⊙; a differenza di altri sistemi di questo tipo, le due nane rosse presentano una massa molto diversa l'una dall'altra, fatto che fornisce un'opportunità di testare i modelli sull'evoluzione stellare di questi sistemi.[6]