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Montezuma's Revenge videogioco | |
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Piattaforma | Apple II, Atari 2600, Atari 5200, Atari 8-bit, ColecoVision, Commodore 64, PC booter, Sega Master System, ZX Spectrum, Timex Sinclair 2068 |
Data di pubblicazione | 1984 Master System: 1989 |
Genere | Piattaforme |
Origine | Stati Uniti |
Sviluppo | Robert Jaeger / Utopia Software (originale Atari 8-bit), Parker Brothers |
Pubblicazione | Parker Brothers |
Design | Mark Sunshine, Robert Jaeger |
Periferiche di input | Joystick, tastiera |
Supporto | Cartuccia, cassetta, dischetto |
Requisiti di sistema | PC: CGA |
Seguito da | Montezuma's Return! |
Montezuma's Revenge, o Panama Joe nella versione ZX Spectrum, è un videogioco a piattaforme pubblicato dalla Parker Brothers nel 1984 per vari computer e console. Il protagonista del videogioco, Panama Joe, è un esploratore chiaramente ispirato a Indiana Jones, il quale deve raggiungere la sala del tesoro di Montezuma posta all'interno di una fortezza sotterranea azteca, cercando di evitare creature e trappole mortali. Il titolo, traducibile "la vendetta di Montezuma", è un soprannome scherzoso della diarrea che spesso colpisce gli stranieri che viaggiano in America centrale.
Pur avendo avuto un ottimo successo[1] sia di pubblico che di critica, il seguito del gioco, Montezuma's Return!, è stato pubblicato solo nel 1996. L'originale Montezuma's Revenge, in versione Atari 800 emulata, è incluso all'interno di Montezuma's Return, e comprende anche livelli che originariamente erano stati tagliati per motivi di spazio sulla cartuccia[1].
L'ambiente di gioco è formato da un labirinto di stanze a schermata fissa con visuale di lato, interconnesse in orizzontale e a volte in verticale, fino ad arrivare a una decina di livelli di profondità e di crescente difficoltà. Ogni stanza è formata da piattaforme e pareti in muratura, con scale, catene e pali disposti in verticale. Altri elementi che le complicano sono nastri trasportatori, pozzi di fiamme, porte chiuse, pavimenti e barriere a intermittenza. Le creature nemiche includono teschi rotolanti o saltellanti, ragni mobili e serpenti fermi. Sono presenti anche stanze buie dove è possibile vedere solo il protagonista e per poterle visualizzare completamente bisogna trovare una torcia, altrimenti bisogna affidarsi al caso o alla memoria.
I controlli di Panama Joe si limitano a camminare, saltare e arrampicarsi su scale e catene, mentre i pali sono utilizzabili solo in discesa. Il contatto con qualsiasi pericolo e le cadute da un'altezza eccessiva causano la perdita di una vita. Si possono raccogliere oggetti utili che vengono usati automaticamente all'occorrenza: chiavi, spade e le già citate torce. Le chiavi permettono di aprire le porte del rispettivo colore, le spade permettono di eliminare teschi e ragni andandogli addosso, però sono monouso. Gli oggetti posseduti, massimo 5, vengono mostrati in un inventario in alto a sinistra. Altri tipi di oggetti hanno invece effetto immediato: gli amuleti bloccano temporaneamente tutti i nemici e i gioielli valgono punti.
In fondo alla fortezza si può raggiungere la sala del tesoro, piena di bonus, dopodiché si ricomincia da capo, a un maggior livello di difficoltà generale (in tutto sono 9). La forma dei sotterranei resta la stessa, ma i maggiori pericoli possono richiedere di fare percorsi diversi. A inizio partita si può scegliere il livello di partenza tra i primi tre.