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Continua il cognomen romano Maximus, basato sul termine maximus, superlativo di magnus ("grande") e avente quindi il significato gratulatorio e augurale di "massimo", "il più grande di tutti"[2][3][4][5]. Veniva talvolta usato con lo stesso criterio di nomi quali Primo, Secondo e via dicendo, e inoltre era occasionalmente dato ad individui di alta statura[5].
È stato reso celebre da vari personaggi storici, come ad esempio Quinto Fabio Massimo Verrucoso, detto "il Temporeggiatore", grazie ai quali il nome venne riportato in voga durante il Rinascimento[2]; non indifferente per la sua diffusione è stato anche il gran numero di santicristiani così chiamati[2].