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Il nome è documentato già dall'VIII secolo con la forma latina medievaleMagnifredus, divenuta Maginfredus, Mainfredus e infine Mainfredus nel X secolo[4]; alla base vi è il nome germanicoMeginfrid, composto da magan (o magin, "forza", "potenza") e frid (o frithu, "pace", "amicizia")[4][5][7], con il possibile significato complessivo di "che assicura la pace con la forza" o "potente e amante della pace"[4]. Entrambi gli elementi sono frequenti nell'onomastica germanica: il primo si ritrova il Magnerico, Mainardo e Meinrado, il secondo in Vilfredo, Goffredo e Adalfredo. Spesso, tramite la forma germanica Manifred, il primo elemento viene invece associato a mann ("uomo", da cui Manrico ed Ermanno)[1][2][3][6][8], con il significato di "amico degli uomini"[1] o "uomo di pace/pacifico", "pacificatore"[3][6].
In Italia il nome è giunto tramite la Francia nel IX o X secolo, diffondendosi in particolare nel XIII secolo al tempo degli imperatori tedeschi[1]; si è poi affermato grazie al prestigio di Manfredi, re di Sicilia, citato anche da Dante nel Purgatorio, e in misura minore grazie al dramma in versi di Byron del 1877 Manfredi. Negli anni 1970 se ne contavano circa 3200 occorrenze, sparse in tutto il territorio nazionale, più 1400 della forma Manfredi, questa specialmente diffusa in Campania[4]. I normanni portarono il nome anche in Inghilterra, ma la vera diffusione nei paesi anglofoni fu grazie all'opera di Byron[8].