Nel mondo di oggi, Jean Penders è un argomento che suscita grande interesse e dibattito. Questo problema ha catturato l’attenzione di un ampio spettro della società, da accademici ed esperti del settore alla gente comune che vuole comprendere meglio questo fenomeno. Il suo impatto si estende a molteplici ambiti, come l’economia, la politica, la cultura e la vita quotidiana. In questo articolo esploreremo diverse prospettive e approcci relativi a Jean Penders, con l'obiettivo di far luce sulla sua rilevanza oggi e sulla sua potenziale influenza in futuro.
Jean Penders | |
---|---|
![]() | |
Europarlamentare | |
Durata mandato | 17 luglio 1979 – 18 luglio 1994 |
Legislatura | I, II, III |
Gruppo parlamentare | PPE |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Appello Cristiano Democratico |
Jean Penders (Gemert, 5 aprile 1939 – Leidschendam, 13 gennaio 2025[1]) è stato un politico olandese, esponente di Appello Cristiano Democratico, che ricoprì l'incarico di europarlamentare per tre legislature, venendo eletto al Parlamento europeo alle elezioni del 1979, del 1984 e del 1989.
Penders frequentò il liceo al Canisius College di Nimega, dove fu compagno di classe di Ruud Lubbers,[2] e studiò storia all'Università Cattolica di Nimega. Lavorò presso l'Ufficio per il disarmo e gli affari internazionali della pace del Ministero degli Affari esteri, per il gruppo KVP nella Camera dei rappresentanti e come ufficiale di comunicazione per il Consiglio scientifico per la politica governativa (WRR).
Penders fu eletto al Parlamento europeo nel 1979 dove si concentrò principalmente su questioni internazionali e di difesa.[3] Era un leader del CDA alle elezioni del Parlamento europeo del 1989. Nel 1991 gli mancava la presidenza del gruppo del Partito popolare europeo. Nel 1994 non è tornato e successivamente è stato editorialista per, tra gli altri, di Volkskrant e NRC Handelsblad.