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«Audacissimo pilota da caccia, combattente invitto, incurante di ogni pericolo, partecipava senza interruzione dall’inizio dell’attuale guerra alle operazioni sui vari fronti dimostrando in ogni circostanza indomito ardimento e suprema fede. Più volte decorato al valor militare, figura adamantina di soldato e di combattente proseguiva, guida ed esempio al suo reparto, nella intensa attività guerriera, abbattendo e danneggiando numerosi avversari in volo. Lanciatosi contro poderosa formazione nemica di bombardieri e caccia che portava l’offesa sul suolo della Sardegna, sprezzante della stragrande superiorità numerica, in epica lotta pro fondeva fino all’ultimo le sue meravigliose energie sul cielo della battaglia. Cielo di Malta, 25 agosto 1942-27 maggio 1943.[4]» — Decreto Luogotenenziale del 31 gennaio 1947.[3]
«Pilota da caccia audace ed aggressivo, si prodigava incessantemente in scorte, in bombardamenti, ricognizione e crociere offensive in territorio nemico, incurante di ogni pericolo e della reazione avversaria. In un combattimento cooperava efficacemente all'abbattimento di un apparecchio avversario. In un altro combattimento, benché avesse l'apparecchio colpito, continuava nell'azione contribuendo con slancio all'abbattimento di sei caccia avversari. Con audacia aggressività partecipava al mitragliamento di munite posizioni nemiche, portando sempre la propria pattuglia con abilità e decisione. Cielo della Grecia, novembre 1940 - marzo 1941.[5].»
«Pilota da caccia, in numerosi combattimenti sostenuti contro agguerrite forze da caccia su munitissima base nemica, personalmente ed in collaborazione conseguiva brillanti vittorie. In ogni circostanza dava prove esemplari di serenità, perizia e valore. Cielo di Malta, giugno - luglio 1942.[5]»
«Valoroso comandante di squadriglia da caccia, partecipava col proprio reparto a quattro audaci missioni di guerra contro un convoglio nemico fortemente scortato. In tre aspri combattimenti impegnati contro la caccia avversaria, che tentava di attaccare nostre formazioni di bombardieri, dava ripetute prove di indomito coraggio ed assoluto sprezzo del pericolo; abbattendo sicuramente due velivoli in collaborazione con altri piloti, individualmente un terzo, probabilmente e contribuendo alla distruzione di altri quattro e al mitragliamento di numerosi, consentendo ai bombardieri di portare brillantemente a termine la loro missione. Cielo del Mediterraneo, 12-13-14 agosto 1942.[5]»
«Abile ed ardito pilota in diverse azioni belliche, dimostrava audacia e sprezzo del pericolo. In combattimento contro numerosa formazione nemica, portava la propria pattuglia con abilità e audacia. Con il velivolo ripetutamente colpito in parti vitali non desisteva dalla lotta, contribuendo efficacemente all'abbattimento di due apparecchi nemici. Cielo della Grecia, marzo-aprile 1941.[5]»
(EN) Giorgio Apostolo e Giovanni Massimello, Italian Aces of World War 2, Botley, Osprey Publishing, 2000, ISBN1-84176-078-1.
(EN) Chris Dunning, Combat Units of the Regia Aeronautica. Italia Air Force 1940-1943, Oxford, Oxford University Press, 1988, ISBN1-871187-01-X.
Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le medaglie d'oro al valor militare Volume secondo (1942-1959), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 249.
I Reparti dell'Aeronautica Militare Italiana, Roma, Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare, 1977.
Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare, Testi delle motivazioni di concessione delle Medaglie d'Oro al Valor Militare, Roma, Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, 1969.