Guerra civile della Guinea-Bissau

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Guerra civile di Guinea-Bissau
Un T-55 abbandonato dalla guerra civile in Bissau, 2003
Data7 giugno 1998 – 10 maggio 1999
LuogoGuinea-Bissau
EsitoDestituzione del presidente João Bernardo Vieira
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
Governo di Guinea-Bissau: 600 soldati (guardia presidenziale)
Senegal: 1300 soldati
Guinea: 400 soldati
da 3000 a 6000 ribelli
Perdite
SconosciuteSconosciute
Almeno 655 morti nei combattimenti e 350 000 sfollati.
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La guerra civile della Guinea-Bissau è stata combattuta dal 7 giugno 1998 al 10 maggio 1999 ed è stata innescata da un tentativo di colpo di stato contro il governo del presidente João Bernardo Vieira guidato dal generale di brigata Ansumane Mané.[1]

Le forze governative, sostenute dagli stati vicini, si sono scontrate con i leader del colpo di stato che avevano rapidamente ottenuto il controllo quasi totale delle forze armate del Paese.

Il conflitto ha provocato la morte di centinaia (se non migliaia) di persone causandone lo sfollamento di centinaia di migliaia.[2]

Un eventuale accordo di pace nel novembre 1998 prevedeva un governo di unità nazionale e nuove elezioni l'anno successivo. Tuttavia, una successiva di combattimenti nel maggio 1999 si è conclusa con la deposizione di Vieira il 10 maggio 1999, quando lo stesso Vieira ha firmato una resa incondizionata.

Note

  1. ^ Uppsala Conflict Data Program, su ucdp.uu.se. URL consultato l'8 aprile 2022 (archiviato dall'url originale il 31 dicembre 2013).
  2. ^ dfltweb1.onamae.com – このドメインはお名前.comで取得されています。, su web.archive.org, 16 agosto 2021. URL consultato l'8 aprile 2022 (archiviato dall'url originale il 16 agosto 2021).

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