Nell'articolo di oggi vogliamo affrontare il tema Guccini (album), un argomento che ha avuto un grande impatto sulla società odierna. Guccini (album) è un problema che colpisce persone di ogni età, sesso e cultura, quindi è importante analizzarlo da diverse prospettive. In questo articolo esploreremo le origini di Guccini (album), la sua evoluzione nel tempo e la sua influenza su vari aspetti della vita quotidiana. Inoltre, esamineremo le possibili soluzioni o approcci per affrontare questo problema in modo efficace. Ci auguriamo che questo articolo generi riflessione e dibattito tra i nostri lettori, oltre a fornire preziose informazioni su Guccini (album).
Guccini album in studio | |
---|---|
Artista | Francesco Guccini |
Pubblicazione | 1983 |
Durata | 30:32 |
Dischi | 1 |
Tracce | 6 |
Genere | Musica d'autore |
Etichetta | EMI Italiana |
Produttore | Renzo Fantini |
Arrangiamenti | Vince Tempera |
Registrazione | Stone Castle Studios di Carimate (Mi), aprile 1983 |
Velocità di rotazione | 33 rpm |
Formati | LP, MC |
Altri formati | CD |
Francesco Guccini - cronologia | |
Guccini è il nono album in studio di Francesco Guccini pubblicato in Italia nel 1983.[1][2][3]
Il tema principale dell'album è l'inutilità del viaggio come mezzo di conoscenza.[senza fonte]
Durata totale: 15:00
Testi e musiche di Francesco Guccini.
Durata totale: 15:32
Narra di un amore solo sfiorato. La narrazione è quasi irreale, tutto pare sospeso in un non precisato contesto cronotopico lontano dallo scorrere naturale e oggettivo degli eventi. I registri temporali sono due, il presente e una dimensione, parallela ma "aliena", che non viene precisamente definita. I due topos temporali si mescolano confondendo così la percezione dell'ascoltatore sovrastato dal frenetico susseguirsi degli eventi.[senza fonte] La canzone, come la definisce Paolo Jachia, "splende di luce vivissima ed è in tutto e per tutto una epifania, una breve apparizione del magico nell'altrove". In essa il dettato del pensiero pare sovrapporsi all'analisi analitica e funzionale della realtà risultando così estremamente "surreale".
Gulliver è ispirato al personaggio di Jonathan Swift, relativamente agli incontri con i lillipuziani e con i giganti.
Il titolo è una citazione biblica (Isaia 21,11) e significa in ebraico "Sentinella, quanto resta della notte?"[senza fonte]. Nel testo l'autore descrive l'eterno interrogarsi dell'umanità sul proprio futuro e conclude che una risposta non è mai stata, né sarà mai possibile.
Inutile si svolge in una giornata feriale a Rimini in una giornata tardo invernale, in un incontro tra due ex amanti che rimanda proprio alle tematiche della sua Incontro.