Nel mondo di oggi, Goibniu è un argomento che ha guadagnato grande rilevanza e attenzione in diverse aree. Sia a livello personale, professionale, sociale o politico, Goibniu ha generato dibattiti, controversie e discussioni che hanno catturato l'interesse di individui di ogni età e provenienza. In questo articolo esploreremo in dettaglio le molteplici sfaccettature di Goibniu e il suo impatto sulla società odierna. Dalle sue origini alla sua evoluzione oggi, analizzeremo come Goibniu è arrivato a influenzare il modo in cui pensiamo, agiamo e ci relazioniamo con il mondo che ci circonda. Attraverso un approccio olistico e multidisciplinare, questo articolo cerca di offrire una visione completa e arricchente di Goibniu, al fine di favorire una migliore comprensione e riflessione sulla sua importanza nella nostra vita quotidiana.
Nella mitologia irlandese, Goibniu (affine all'antico irlandese gobae ‘fabbro’) era il fabbro dei Túatha Dé Danann. Si ritiene che sia stato un dio fabbro, associato anche all'ospitalità. È quindi imparentato con il gallese Gofannon e il gallico Gobannus.
Nelle confuse genealogie dei Túatha Dé Danann, è detto figlio di Brigid e Tuireann e fratello di Creidhne e Luchtaine[senza fonte]. I tre fratelli erano conosciuti come i Trí Dé Dána, i tre maestri delle arti. Altre fonti identificano suo padre come Esarg o Tuirbe Trágmar[1]. È anche esplicitamente citato come fratello di Dian Cecht e Nuada[2]. Nel Lebor Gabála Érenn, è raggruppato con Creidne, Luicne e Dian Cecht, senza che venga tuttavia chiarita la loro ascendenza[3].
Goibniu veniva considerato in possesso di poteri magici tali da potergli permettere di forgiare armi infallibili.
La leggenda racconta che in una battaglia contro i Fomori fu ferito e venne guarito nell'acqua di fonte risanatrice. Inoltre, la leggenda racconta anche che Goibniu possedesse l'idromele della vita eterna e quindi venne anche preposto alla fermentazione della birra.