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Giuseppe Felici | |
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Nascita | Roma, 6 gennaio 1923 |
Morte | Campo Reatino, 9 aprile 1944 |
Cause della morte | Fucilazione |
Dati militari | |
Paese servito | ![]() |
Forza armata | Regia Aeronautica |
Grado | Aviere allievo ufficiale |
Guerre | Seconda guerra mondiale |
Decorazioni | vedi qui |
dati tratti da Combattenti Liberazione[1] | |
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Giuseppe Felici (Roma, 6 gennaio 1923 – Campo Reatino, 9 aprile 1944) è stato un militare e partigiano italiano, decorato con la medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della seconda guerra mondiale[2].
Nacque a Roma il 6 gennaio 1923.[3] Radiotecnico di professione, frequentava la facoltà di ingegneria presso l'università di Roma quando fu chiamato a prestare servizio militare nella Regia Aeronautica nell'aprile 1943, in qualità di allievo ufficiale pilota.[1] Inviato in licenza straordinaria dal centro di affluenza per ragioni di studio fu sorpreso in famiglia dalla proclamazione dell'armistizio dell'8 settembre 1943.[1] Nei giorni del 9 e del 10 settembre 1943 partecipò alla battaglia per la difesa di Roma, combattendo a Porta San Paolo e rimanendo ferito[1]. Successivamente, raggiunti i primi nuclei partigiani operanti nel Lazio e alla periferia di Roma, si distinse in ardite azioni di guerra.[1] Durante un rastrellamento sul monte Tancia che causo' l'Eccidio del monte Tancia il 7 aprile 1944, Giuseppe Felci fu arrestato e trasportato al carcere di Rieti, fu ucciso dai tedeschi nel cosiddetto Eccidio delle Fosse Reatine in cui vennero massacrati altri 14 partigiani.[1] Fu insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[2]