Questo articolo affronterà il tema Gianna Ciao, che negli ultimi anni ha acquisito rilevanza grazie al suo impatto su vari ambiti della società. Da Gianna Ciao ha suscitato dibattiti e riflessioni in ambiti diversi come la politica, l'economia, la scienza, la cultura e la tecnologia. Non c'è dubbio che Gianna Ciao abbia segnato un prima e un dopo nel modo in cui ci relazioniamo con il mondo che ci circonda. In queste pagine verranno analizzate diverse prospettive, studi e ricerche che ci permetteranno di approfondire la nostra comprensione di Gianna Ciao e della sua influenza oggi.
Gianna Ciao Pointer (Roma, 21 dicembre 1922 – Genova, 28 ottobre 2008[2]) è stata una partigiana, fotografa e scrittrice italiana, perseguitata durante il nazifascismo per il suo orientamento sessuale[3].
Nata a Roma nel 1922, si iscrisse alla Facoltà di lettere e filosofia, ma a causa delle sue posizioni politiche apertamente antifasciste - partecipò alle attività del Partito d’azione nella lotta contro il nazifascismo - non terminò gli studi.
Per molti anni visse all’estero, soprattutto a Saint-Paul-de-Vence in Francia, dove entrò in contatto con artisti, letterati e intellettuali come Joan Miró, Jacques Prévert, Carla Vasio, Vita Sackville-West, Suzanne Solidor. Il suo lavoro fotografico venne indirizzato verso forme astratte, come ricerca sperimentale del linguaggio artistico. Espose in varie mostre, sia in Italia che all’estero e pubblicò diversi saggi sulla fotografia[4].