Nel mondo di oggi, Gambizzazione è diventato un argomento di grande rilevanza e interesse per un gran numero di persone. Fin dalla sua nascita, Gambizzazione ha generato dibattito, analisi e riflessione in diversi ambiti, sia a livello personale che professionale. Il suo impatto sulla società moderna è innegabile e la sua influenza si estende a diversi ambiti, dalla cultura e politica alla tecnologia e all’economia. In questo articolo esploreremo in dettaglio le varie sfaccettature e prospettive di Gambizzazione, con l'obiettivo di comprenderne meglio l'importanza e il significato nel mondo di oggi.
La gambizzazione è un particolare tipo di attentato terroristico, effettuato sparando alle gambe della vittima,[1][2] atto che ha come effetto la sua claudicazione, spesso permanente.
Durante il periodo compreso tra gli anni settanta ed ottanta, meglio noto come "anni di piombo", i gruppi terroristici che praticavano la cosiddetta "lotta armata", in particolare le Brigate Rosse, misero in atto numerosi attentati di questo tipo,[3] soprattutto indirizzati verso esponenti della stampa o della politica. Tra i tanti, furono gambizzati giornalisti ritenuti di destra come Emilio Rossi e Indro Montanelli,[4] ma anche illustri politici della sinistra come Gino Giugni, considerato il padre dello statuto dei lavoratori.[5] La gambizzazione è una pratica utilizzata anche dalle organizzazioni mafiose.[6]
Durante i Troubles in Irlanda del Nord, la gambizzazione, in inglese kneecapping, era un metodo molto diffuso come tortura e punizione. Questa pratica consisteva nello sparare alle ginocchia della persona, in particolare alla parte posteriore. Il termine, che in inglese sta ad indicare la rotula, è considerato improprio dai professionisti medici, dato che raramente le persone riportavano danni alla rotula.[7] Alcune volte la pratica poteva estendersi anche ai gomiti e alle caviglie.[8]