In questo articolo approfondiremo l'affascinante mondo di Gagik I, esplorandone le origini, l'evoluzione e l'attualità oggi. Gagik I è stato oggetto di interesse e studio da parte di esperti in vari campi, che hanno dedicato tempo e impegno per comprenderne le molteplici sfaccettature. Analizzeremo come Gagik I ha influenzato la società nel tempo e come è stato interpretato da culture e generazioni diverse. Inoltre, esamineremo il suo ruolo nella vita quotidiana delle persone, nonché la sua influenza sull'arte, sulla scienza e sulla tecnologia. Attraverso questo articolo, miriamo a far luce su Gagik I e fornire una visione completa di questo argomento rilevante e intrigante.
Gagik I | |
---|---|
![]() | |
Re di Armenia | |
![]() | |
In carica | 989 - 1020 |
Predecessore | Smbat II |
Successore | Hovhannes-Smbat |
Morte | 1020 |
Luogo di sepoltura | Ani o Horomos[2] |
Casa reale | Bagratidi |
Padre | Ashot III |
Madre | Khosrovanuysh |
Figli | Hovhannes-Smbat Ashot IV Khushush |
Gagik I, (in armeno: Գագիկ Ա) (... – 1020), è stato un sovrano armeno del Regno di Armenia.
Succedette a suo fratello Smbat II il Conquistatore (977-989). Durante il regno di Gagik, l'Armenia raggiunse il suo apice culturale[3].
Gagik seguì le orme dei suoi predecessori per quanto attiene all'edificazione di chiese ed edifici religiosi nella sua capitale Ani. Dopo la sua morte, il suo figlio maggiore, Hovhannes-Smbat, fu incoronato re, mentre il suo figlio minore, Ashot, si ribellò contro Smbat e proclamò la sua indipendenza nel Regno di Lori-Dzoraget.
Uno dei principali progetti di Gagik fu la chiesa di San Gregorio in Ani (1001–10), vagamente modellata su Zvartnots. Durante lo scavo delle sue rovine effettuato da Nikolaj Marr, nel 1906, fu ritrovata in frammenti una grande statua del re Gagik che reggeva un modello della sua chiesa. La statua in origine era collocata in una nicchia alta della facciata settentrionale della chiesa. La si perse in circostanze non certe al termine della prima guerra mondiale. Solo alcune fotografie documentano il suo aspetto.
Un frammento superstite della statua è attualmente esposto presso il Museo Archeologico di Erzurum. Si ignorano modalità e data in cui il frammento giunse al Museo. Secondo il personale del museo, fu rinvenuto da qualche parte nei dintorni di Erzurum e lo scopritore lo portò al museo in automobile.