Forze di completamento volontarie è un argomento che ha catturato l'attenzione di persone in tutto il mondo. Fin dalla sua nascita, ha suscitato grande interesse e dibattito in diversi ambiti, sia nella politica, nella cultura, nella scienza o nella società in generale. Questo tema è stato oggetto di ricerca e analisi da parte di esperti e accademici, con l’obiettivo di comprenderne l’impatto e le implicazioni. Inoltre, ha suscitato l’interesse della popolazione generale, generando conversazioni e riflessioni su diverse piattaforme e spazi di discussione. In questo articolo esploreremo Forze di completamento volontarie nel dettaglio, analizzandone gli aspetti più rilevanti e offrendo una prospettiva ampia e variegata su questo argomento.
Le forze di completamento volontarie sono una componente delle forze armate italiane costituenti la riserva militare.
Sono composte dagli appartenenti alla categoria dei militari di truppa e dalla categoria dei graduati in congedo, e si distinguono dalla riserva selezionata, della quale possono far parte solo gli ufficiali.
Da un punto di vista normativo la legittimità giuridica per il richiamo in servizio del personale è prevista:
Per entrar a farne parte bisogna produrre apposita dichiarazione di disponibilità, che comporta l’inserimento in un apposito elenco dal quale vengono selezionati, in relazione alle esigenze funzionali e numeriche delle singole forze armate e compatibilmente con le risorse assegnate, le figure di interesse utili per ripianare le carenze che si possono venire a creare nell’organico.
I militari in congedo per essere inseriti nel bacino delle forze di completamento non devono aver superato i limiti di età previsti dalle disposizioni di legge; non devono essere stati congedati da oltre 5 anni, salvo deroghe; devono essere in possesso dei requisiti specificati dai decreti ministeriali.
Per quanto riguarda il periodo di durata, salvo espressa deroga, il periodo di richiamo non potrà superare complessivamente i 180 giorni nell’anno. Non è prevista alcuna modalità di transito da tali forze al servizio permanente se non per concorso pubblico nazionale.