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Filiberto Olgiati (Arona, 13 luglio 1861[1] – 9 marzo 1919[2]) è stato un politico italiano, commissario prefettizio di Milano nel 1913-14 e di Torino nel 1919-20.
Visse a lungo a Vercelli, nella casa di famiglia, poi si trasferì a Torino dove si laureò in Giurisprudenza e fu successivamente consigliere di prefettura.[3]
Sposò la possidente russa Marija Pavlovna Naryškina.[4]
Fu consigliere di prefettura e poi viceprefetto a Milano, con il prefetto Panizzardi.[2]
Nel 1913 fu nominato prefetto e destinato a Foggia, ma nel dicembre dello stesso anno tornò a Milano come commissario regio e successivamente prefettizio (la differenza tra le due incariche era la seguente: il commissario regio veniva nominato quando il consiglio comunale era ancora in carica ma privo di maggioranza, il commissario prefettizio veniva nominato dopo lo scioglimento del consiglio comunale).[3] Fu poi prefetto a Foggia, a Parma, a Milano e a Firenze.[2]
Nel dicembre 1919 fu nominato commissario prefettizio di Torino, incarico che mantenne fino al novembre successivo.[3]
Nel 1924, collocato a riposo per limiti di età, fu nominato commissario governativo della Società Umanitaria, associazione di ispirazione socialista, che come i commissari precedenti contribuì a ridimensionare secondo le richieste dal fascismo.[2]