Nel mondo di oggi, Elías Figueroa è un argomento che suscita grande interesse e dibattito. Sia in ambito accademico, professionale o personale, Elías Figueroa è diventato un argomento rilevante e di attualità. Dalle sue origini fino al suo impatto sulla società odierna, Elías Figueroa ha generato un'ampia gamma di opinioni e prospettive. In questo articolo esploreremo vari aspetti legati a Elías Figueroa, dal suo background storico alla sua influenza sulla cultura popolare. Inoltre, discuteremo le implicazioni e le sfide che Elías Figueroa rappresenta in diversi contesti, nonché le possibili soluzioni e approcci per affrontarle. Unisciti a noi in questo tour attraverso l'affascinante mondo di Elías Figueroa!
Soprannominato Don Elías,[1] è considerato uno dei più forti difensori sudamericani della storia del calcio[1][2][3][4] nonché come uno dei più forti giocatori cileni di sempre.[1][2][3][4] Occupa la 37ª posizione nella speciale classifica dei migliori calciatori del XX secolo pubblicata dall'IFFHS[5] e l'8ª posizione della classifica dei migliori calciatori sudamericani del XX secolo pubblicata sempre dalla stessa rivista.[6] Nel marzo del 2004, Pelé lo ha anche inserito nella FIFA 100, la lista dei 125 migliori calciatori viventi, redatta in occasione del Centenario della FIFA.[7]
Caratteristiche tecniche
Era un difensore centrale[1] molto elegante,[2][3] forte fisicamente,[2] bravo nel gioco aereo,[1] dotato di eccellente senso dell'anticipo sull'avversario,[2] ottimo passo, grandi capacità di comando e tecnica.[3] Sicuro nei passaggi e nel dribbling,[3] poteva impostare l'attacco ed anche andare a creare pericolo nell'area avversaria.[3]
La FIFA lo ha nominato "giocatore dell'anno" nel 1976.
Nazionale
Ha vestito la maglia della "Roja" in 47 occasioni realizzando anche 2 reti. Con la Nazionale cilena ha partecipato ai Campionati del mondo nel 1966, nel 1974 e nel 1982, vestendo in tutte e 3 le occasioni la fascia di capitano.[2] Dopo Spagna 1982 e 20 anni di carriera nel mondo del calcio anche internazionale, ha deciso di chiudere col calcio professionistico.
Dopo il ritiro
Una volta ritirato, ha iniziato a studiare giornalismo, ma ben presto è stato attratto dal sociale, dall'imprenditoria e anche dalla politica, diventando Consigliere del Sindaco di Viña del Mar. Più tardi divenne commentatore sportivo per la Tv cilena e per quella brasiliana. Nel 1999 ha ricevuto la menzione d'onore di essere uno dei migliori undici giocatori dell'America Latina e nello stesso anno ha fatto parte di un gruppo selezionato di Grande Masters Cup in una cerimonia tenutasi a Cannes, in Francia.