Al giorno d'oggi, Elyon è un argomento che ha acquisito sempre più rilevanza in diversi settori. Che si tratti del mondo della tecnologia, della scienza, della società o della cultura, Elyon ha catturato l'attenzione degli esperti e del pubblico in generale. L'interesse per Elyon ha portato ad un dibattito in continua evoluzione e ad un'analisi approfondita delle sue implicazioni e ripercussioni. In questo articolo esploreremo diversi aspetti relativi a Elyon e il suo impatto oggi. Inoltre, esamineremo le tendenze che si sono sviluppate attorno a Elyon e proporremo alcune riflessioni sul suo futuro.
Elyon (in ebraico עליון?, Elyōn o anche ʾĒl ʿElyōn) in alcune versioni è uno dei nomi ebraici del dio di Israele, tradotto nella Bibbia con l'Altissimo ( traduzione forviante) (Salmi 78,35[1] e 82,6[2]) e nella Septuaginta con ὁ Θεός ὁ ὕψιστος (Dio l'Altissimo).
Il nome ʼĒl ʻElyōn viene menzionato nel Libro della Genesi in relazione alla benedizione del sacerdote Melchisedec ad Abramo:
John Day affermò che il passo assomiglia a una rivisitazione delle tradizioni religiose cananee nel racconto della storia fenicia di Filone Erennio, in cui Elyon era il progenitore di Urano ("Cielo") e Gea ("Terra").[3]
ʼĒl ʻElyōn compare anche nei Salmi:
Il nome viene menzionato anche nel poema di Balaam nel Libro dei Numeri:
Mosè lo menziona nel suo cantico, contenuto nel Deuteronomio:
Elyon viene menzionato nel canto sul re di Babilonia, contenuto nel Libro di Isaia:
Anche nel cantico di Davide, contenuto nel Secondo libro di Samuele, si fa menzione di Elyon:
Infine, nei Salmi viene detto che:
Il nome viene menzionato nel Trattato di Sfire I, facente parte di tre stele in aramaico rinvenute ad al-Safirah, a sud-est di Aleppo.[4]
Sanconiatone cita un certo Elioun, chiamato Hypsistos (l'Altissimo) e di sua moglie Beruth, dalla quale ebbe un figlio, Epigeo (o Autochthon), chiamato in seguito Urano e una figlia, Gea.[5] Elioun perì in uno scontro con delle bestie selvagge e fu in seguito divinizzato.[5]