Doppia articolazione

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La doppia articolazione (o dualità) è considerata una delle caratteristiche proprie del linguaggio umano. Essa consiste nel fatto che il linguaggio è strutturato su due livelli o piani. Questa proprietà è stata individuata dal linguista francese André Martinet nel saggio "La double articulation linguistique".[1]

  • Nella prima articolazione, un significante (cioè la parte fisicamente percepibile del segno linguistico) è scomposto in unità minime di significato (o morfemi, cioè i più piccoli elementi linguistici ancora dotati di significato).
    Ad esempio, il significante dormo è composto dal morfema dorm- (detto "morfema lessicale", la parte del significante che veicola il significato fondamentale del lessema) e dal morfema -o (detto "morfema grammaticale", la parte del significante che veicola informazioni grammaticali – in questo caso, {PRESENTE INDICATIVO} e {PRIMA PERSONA SINGOLARE} – e offre la forma corretta per lo specifico contesto di enunciazione).
  • Nella seconda articolazione, lo stesso significante è scomposto in unità minime prive in sé stesse di significato (dette fonemi).
    Nell'esempio precedente, il significante dormo è scomposto nei fonemi d, o, r, m, o. "In quanto suono, nessuna di queste forme discrete ha un qualsiasi significato intrinseco" (George Yule[2]).

Note

  1. ^ In Travaux du Cercle linguistique de Copenhague, 5, 1949, pp. 30-37 (ripreso nel primo capitolo diː A. Martinet, La linguistique synchronique. Études et recherches, Parigi, Presses universitaires de France, 1965, pp. 7-41).
  2. ^ George Yule, Introduzione alla linguistica, Bologna, Il Mulino, 1997 , p. 35, ISBN 88-15-05987-3.

Voci correlate

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