Digiblast è un argomento che ha catturato l'attenzione di milioni di persone in tutto il mondo. Il suo impatto si è fatto sentire in diversi aspetti della vita quotidiana, dalla sfera sociale a quella economica. Nel corso degli anni Digiblast ha generato discussioni e dibattiti in diversi settori, determinando notevoli cambiamenti nel modo in cui vengono affrontate determinate problematiche. In questo articolo esploreremo a fondo Digiblast e la sua influenza sulla società odierna, analizzandone le diverse dimensioni ed evidenziandone la rilevanza oggi.
Digiblast - Personal Media Center console | |
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Produttore | Grey Innovation Nikko Europe B.V. Vivid Imaginations |
Tipo | console portatile |
Generazione | Settima |
In vendita | 5 agosto 2005 |
Dismissione | 22 febbraio 2008 |
Caratteristiche tecniche | |
Supporto di memoria | Cartuccia |
Dispositivi di controllo | Croce direzionale integrata, pulsanti integrati |
CPU | Samsung OCEAN-L-20 |
Digiblast - Personal Media Center (stilizzato digiBLAST personal media center) è una console portatile costruita, sviluppata e prodotta da tre aziende separate: Nikko Europe B.V. nei Paesi Bassi, Grey Innovation in Australia e Vivid Imaginations nel Regno Unito.[1][2] Essa venne lanciata nel 2005 principalmente come console da gioco, ma può sfruttare apposite cartucce che permettono anche di guardare cartoni animati in formato RealPlayer e, con un particolare add-on, è possibile dal PC trasferire e ascoltare file audio in formato MP3. Un altro add-on permette di collegare la console a un TV, incompatibile con alcuni giochi e di scarsa qualità, in quanto loro e tutti gli elementi su schermo vengono visualizzati in una minuscola finestra.
Esisteva anche un ultimo add-on con la capacità di scattare fotografie a 1,3 megapixel di risoluzione, che però non ha mai visto la sua uscita nei negozi.
Il Digiblast - Personal Media Center è stato messo in commercio a un prezzo di 90 € circa, e ha cercato di ritagliarsi uno spazio nel mercato delle console portatili che vedeva proprio in quel periodo il lancio del Nintendo DS e della PSP (rispettivamente da parte di Nintendo e Sony), fallendo miseramente con poco più di 100.000 unità vendute.
La console è costituita da uno schermo LCD da 2.7 pollici e con 4096 colori di bassa qualità, affetto da ghosting e con una dominante viola che scompare a poco a poco durante l'uso, che comunque non influisce sull'esperienza di gioco. È dotata inoltre di un piedistallo sul retro del case che le consente di stare in piedi da sola mentre si guarda, per esempio, un cartone animato tra quelli presenti nel catalogo. L'altoparlante in Mono, la cui qualità non è tra le migliori, lo rende poco ideale per l'ascolto di musica, nonostante sia prevista anche questa funzione.
Per ogni serie sono contenuti nella cartuccia tre episodi.
Distribuita da Giochi Preziosi, Digiblast - Personal Media Center fa il suo debutto sul mercato italiano a Natale 2005 senza però riscuotere un gran successo, nonostante una intensa campagna pubblicitaria televisiva con DJ Francesco come testimonial ufficiale. Quest'ultima puntava molto sulle doti multimediali della console ma, complice anche qualche problema di approvvigionamento delle cartucce nei negozi, è rimasta un po' trascurata, per poi fare la sua ricomparsa per Natale dell'anno successivo (2006).