Dezzo

In questo articolo affronteremo il tema Dezzo, che negli ultimi anni ha acquisito rilevanza in diversi settori. Fin dalla sua nascita, Dezzo ha catturato l’attenzione di accademici, esperti e pubblico in generale, generando polemiche e dibattiti sulle sue implicazioni e conseguenze. Nelle righe successive verranno esplorate diverse prospettive e approcci relativi a Dezzo, nonché il suo impatto sulla società, sull'economia e sulla cultura. Attraverso un'analisi dettagliata e rigorosa, l'obiettivo è fare luce su questo argomento e contribuire alla comprensione e alla riflessione su Dezzo.

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Dezzo (disambigua).
Dezzo
StatoItalia (bandiera) Italia
Regioni  Lombardia
Lunghezza36 km
Portata media6 m³/s
Altitudine sorgente1 508 m s.l.m.
NascePasso dei Campelli
46°01′40.83″N 10°14′47.63″E
AffluentiPovo, Vo, Giugna, Rino, Tino.
SfociaOglio a Darfo Boario Terme
45°52′43.12″N 10°10′38.48″E
Torrente Dezzo a Dezzo

Il Dezzo (Decc nella variante scalvina del dialetto bergamasco) è un torrente della Lombardia lungo 36 km.

Nasce dalle Alpi Orobie a 1508 metri, nella zona dei Campelli, nel territorio del comune di Schilpario, in Provincia di Bergamo. Forma la Valle di Scalve e confluisce da destra nell'Oglio a Darfo Boario Terme (Corna), in Provincia di Brescia.

I principali centri bagnati dal Dezzo sono Schilpario e Angolo Terme. Affluente principale è il Gleno, che confluisce presso Vilminore di Scalve. La larghezza del fiume è dai 5 ai 25 metri, la profondità media è di 0,5 metri; la portata è pressoché perenne per tutto l'anno.

Il Dezzo, sfruttato per la produzione di energia da fonte idroelettrica, è un fiume alluvionale di origine post-glaciale recente. Le sue acque sono limpide e abbastanza pulite. Tra le specie ittiche, ad oggi non minacciate dall'inquinamento, vi sono: la trota iridea, il salmerino di fonte e la trota fario (la più diffusa).

Altri progetti