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Ciaroite | |
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Classificazione Strunz (ed. 10) | 9.DG.92[1] |
Formula chimica | (K,Sr,Ba,Mn)15-16(Ca,Na)32(OH,F)4 • nH2O[2] |
Proprietà cristallografiche | |
Sistema cristallino | monoclino[3] |
Classe di simmetria | prismatica[3] |
Parametri di cella | a = 32,296 Å, b = 19,651 Å, c = 7,16 Å, β = 96,3°, V = 4517 ų, Z = 2[4] |
Gruppo puntuale | 2/m[5] |
Gruppo spaziale | P21/m (nº 11)[6] |
Proprietà fisiche | |
Densità misurata | 2,54[4] g/cm³ |
Densità calcolata | 2,77[4] g/cm³ |
Durezza (Mohs) | 5 - 6[4] |
Sfaldatura | buona nelle tre direzioni[5] |
Colore | dal viola al lilla intenso, dal grigio biancastro al marrone[4] |
Lucentezza | vitrea, serica[3] |
Opacità | traslucida[3] |
Striscio | bianco[6] |
Diffusione | rara |
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale |
La ciaroite, anche charoite o caroite[7] (simbolo IMA: Cha[8]) è un raro minerale appartenente alla famiglia dei "silicati" con composizione chimica (K,Sr,Ba,Mn)15-16(Ca,Na)32(OH,F)4 • nH2O;[2] gli elementi potassio, stronzio, bario e manganese, il calcio e il sodio, così come lo ione idrossido e il fluoro indicati tutti tra parentesi, possono sostituirsi l'uno con l'altro nella formula, ma sono sempre nella stessa proporzione con gli altri componenti del minerale.
Strutturalmente appartiene agli inosilicati.
La ciaroite deve il proprio nome alla sua località tipo, il fiume Čara,[9] che scorre in Siberia nei pressi del complesso alcalino di Malyj Murun, dove appunto fu scoperto il minerale nel 1949.[4]
Il suo campione tipo è conservato presso l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza" (a Roma, in Italia) con il numero di catalogo 24352 e presso l'istituto "A.E. Fersman" del Museo mineralogico di mosca (in Russia).[4]
La classica nona edizione della sistematica dei minerali di Strunz, aggiornata dall'Associazione Mineralogica Internazionale (IMA) fino al 2009,[10] elenca la ciaroite nella classe "9. Silicati (germanati)" e nella sottoclasse "9.D Inosilicati"; questa viene ulteriormente suddivisa in base alla struttura cristallina del minerale, in modo da trovare la ciaroite nella sezione "9.DG Inosilicati con catene singole e multiple di periodo 3" dove è l'unico membro del sistema nº 9.DG.92.[11]
Tale classificazione rimane invariata anche nell'edizione successiva, proseguita dal database "mindat.org" e chiamata Classificazione Strunz-mindat.[1]
Nella Sistematica dei lapis (Lapis-Systematik) di Stefan Weiß la ciaroite si trova nella classe dei "silicati" e nella sottoclasse degli "inosilicati"; qui è nella sezione degli "inosilicati a catena complesse (catene cilindriche, ecc.)" dove forma il sistema nº VIII/F.35 insieme a canasite, eveslogite, frankamenite, fluorcanasite, miserite e yuksporite.[12]
Anche la classificazione dei minerali secondo Dana, usata principalmente nel mondo anglosassone, elenca la ciaroite nella famiglia dei "silicati"; qui è nella classe degli "inosilicati: strutture colonnari o tubolari" e nella sottoclasse degli "inosilicati: strutture colonnari o tubolari con unità di silicato colonnare" dove è nella sezione dei minerali con struttura a "catene a doppia manovella" con il numero di sistema nº 70.1.2 insieme a caysichite-(Y) e narsarsukite.[13]
La ciaroite cristallizza nel sistema monoclino nel gruppo spaziale P21/m (gruppo nº 11) con i parametri di reticolo a = 32,296 Å, b = 19,651 Å, c = 7,16 Å e β = 96,3°, oltre ad avere 2 unità di formula per cella unitaria.[4]
La ciaroite è stata trovata nelle metasomatiti di k-feldspato a contatto di sieniti di nefelina ed egirina con calcari; la paragenesi è con canasite e tinaksite.[5]
La ciaroite è un minerale molto raro ed è stato trovato in alcuni siti in Russia: presso il fiume Čara sul massiccio "Murunskii" nello scudo dell'Aldan (sua località tipo), ma anche sul massiccio "Malyi Murun" nell'oblast' di Irkutsk e presso il fiume Synzas nell'oblast' di Kemerovo.[14]
La ciaroite forma aggregati fibrosi e massivi.[5] Il minerale è traslucido, con lucentezza da vitrea a serica; il colore va dal viola al lilla intenso, dal grigio biancastro al marrone,[4] mentre il colore del suo striscio è bianco.[6]
La ciaroite è debolmente pleocroica con colori dal rosa all'incolore;[4] sotto la luce ultravioletta mostra una leggera fluorescenza blu, dovuta più che altro al fatto che spesso nella sua composizione sono presenti alcune terre rare, che accentuano il fenomeno.[3]
Dati i suoi singolari giochi di colore che ricordano la viola, il glicine, la malva e la pervinca, verso la fine degli anni '70 la ciaroite fu introdotta in Occidente, nel mercato delle pietre preziose. Si presta a essere tagliata quasi esclusivamente a cabochon.[senza fonte]
Un tempo i Mongoli utilizzavano questa pietra mettendola in infusione nel tè, che veniva poi consumato da tutta la famiglia al fine di rafforzare i legami fra parenti e proteggere ciascuno di loro dal male. Come per altre pietre di colore viola, antiche credenze attribuiscono alla ciaroite la capacità di donare lungimiranza e chiaroveggenza.[senza fonte]