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Chiesa di San Girolamo Dottore | |
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Stato | ![]() |
Regione | Emilia-Romagna |
Località | Cadecoppi (Camposanto) |
Indirizzo | via Panaria Est ‒ Cadecoppi ‒ Camposanto (MO) |
Coordinate | 44°47′51.97″N 11°10′41.81″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Titolare | San Girolamo |
Arcidiocesi | Modena-Nonantola |
Inizio costruzione | 1485 |
Completamento | 1490 |
Sito web | www.parrocchiacamposanto.it/ |
La chiesa di San Girolamo Dottore è la parrocchiale a Cadecoppi, frazione di Camposanto. La sua costruzione risale al XV secolo.[1][2]
La costruzione della chiesa parrocchiale a Cadecoppi venne ultimata nel 1490 per volontà della Contessa Violante Martinengo Rangoni, e la documentazione che lo attesta viene conservata presso l'archivio notarile modenese.[1]
Non si hanno notizie sicure che permettano di descrivere l'edificio nei primi tempi ma sembra accertato che fosse a navata unica, avesse almeno due altari e il fonte battesimale, caratteristica delle parrocchiali.[1]
All'inizio del XVIII secolo venne notevolmente ampliata con una navata centrale, un nuovo presbiterio ed il coro. Inoltre vennero costruite quattro nuove cappelle che sostituirono gli altari laterali.[1]
All'inizio del secolo seguente la struttura venne restaurata con la creazione di un passaggio tra sala e canonica sino ad allora mancante e venne edificata una seconda sacrestia simmetrica rispetto a quella già esistente.[1]
Nel XX secolo venne sistemata la zona del sagrato e nel primo dopoguerra fu rifatta la pavimentazione della sala e in questo modo vennero perdute le tracce delle antiche tombe che qui erano presenti.[1]
Dopo la metà del secolo venne realizzato l'adeguamento liturgico con un'operazione che comportò la distruzione della balaustra presbiteriale, inoltre vennero completamente sostituite le grandi vetrate presenti sulla facciata e nella zona absidale.[1]
Quando si verificò il terremoto dell'Emilia del 2012, la chiesa riportò molti danni ed il campanile fu dichiarato a rischio crollo. La documentazione conservata in una parte della canonica vicina al campanile venne recuperata con l'intervento dei vigili del fuoco di Modena.[2]