Oggi vogliamo affrontare un tema che ha acquisito grande attualità negli ultimi anni. Ara (quotidiano) è una questione che ha catturato l'attenzione della società in generale, poiché influenza la nostra vita quotidiana in vari modi. È importante comprendere a fondo questo argomento, poiché la sua influenza spazia dal livello personale a quello globale. In questo articolo esploreremo diversi aspetti legati a Ara (quotidiano), analizzandone l'impatto in diversi contesti e offrendo una visione completa della sua importanza oggi. Siamo sicuri che le informazioni che troverai di seguito ti saranno molto utili per comprendere la rilevanza e la portata di Ara (quotidiano) nella nostra società.
Ara | |
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Stato | ![]() |
Lingua | catalano |
Periodicità | quotidiano |
Fondatore | Carles Capdevila |
Fondazione | 2010 |
Sede | Barcellona |
Editore | Edició de Premsa Periòdica Ara |
ISSN | 2014-010X | e 2014-0118
Sito web | www.ara.cat/ e www.ara.cat/ |
Ara (pronuncia catalana: , che significa "ora" in italiano) è un quotidiano catalano che ha iniziato le pubblicazioni il 28 novembre 2010, in coincidenza con le elezioni parlamentari catalane. Il fondatore fu Carles Capdevila. È il terzo quotidiano più letto in Catalogna[1] e il quotidiano più letto tra quelli esclusivamente in lingua catalana[2]. La sua edizione regionale, Ara Balears, è il quotidiano in lingua catalana più popolare delle Isole Baleari[3]. L'edizione online di ARA ha registrato quasi 3,2 milioni di visitatori a settembre 2017, rendendolo il quotidiano online più popolare in lingua catalana[4].
La redazione del giornale comprende i giornalisti Antoni Bassas, Albert Om e Toni Soler, tutti noti per il loro lavoro con l'emittente televisiva pubblica catalana TV3. Tra gli articoli vi sono traduzioni catalane di relazioni e articoli della New York Times International Edition.
La linea editoriale di Ara non è considerata a supporto di alcun partito o ideologia politica specifica; il giornale è quindi generalmente considerato centrista per quanto riguarda la divisione sinistra-destra ma fortemente catalanista per quanto riguarda la questione delle relazioni tra Spagna e Catalogna[5].