Anapsida

In questo articolo esploreremo l'argomento Anapsida e il suo impatto sulla società odierna. Da anni Anapsida è oggetto di studio e interesse per la sua rilevanza in diversi ambiti, sia a livello personale che professionale. Nel corso della storia, Anapsida ha svolto un ruolo fondamentale nell’evoluzione dell’umanità, influenzando individui, comunità e culture in tutto il mondo. Dalle sue origini alla situazione attuale, Anapsida ha generato dibattiti, ricerche e riflessioni che hanno contribuito ad ampliare la nostra comprensione di questo argomento. In questo senso, è essenziale analizzare criticamente l'importanza di Anapsida oggi e come la sua presenza continua a modellare il modo in cui interagiamo e funzioniamo nella società odierna.

Anapsida
Schema del cranio di un anapside
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
SuperphylumDeuterostomia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
InfraphylumGnathostomata
SuperclasseTetrapoda
ClasseReptilia
SottoclasseAnapsida
Williston, 1917
Ordini

Gli anapsidi (Anapsida Williston, 1917) erano una sottoclasse di rettili caratterizzati dall'assenza di finestre temporali nel cranio. L'altra grande sottoclasse di rettili è quella dei diapsidi, in cui le finestre temporali sono due.[1]

Classificazione complessa

Nonostante il gruppo degli anapsidi venga spesso definito monofiletico, alcuni studiosi ritengono che gli anapsidi siano composti in realtà da diversi gruppi di rettili dotati di un cranio anapside; il dibattito è centrato sulle esatte relazioni che intercorrono tra le tartarughe, i primi rettili del Carbonifero (tra cui i protorotirididi) e vari gruppi del Permiano e del Triassico (tra cui mesosauri, millerettidi, bolosauridi, captorinidi, procolofoni e pareiasauri). Alcuni paleontologi, attualmente, ritengono che le tartarughe siano derivate da rettili diapsidi che hanno perso le loro finestre temporali. Spesso, molti gruppi di anapsidi vengono variamente classificati nel gruppo dei pararettili (Parareptilia).

Tra il Permiano e il Triassico

La maggior parte degli anapsidi scomparve alla fine del Permiano, a seguito della grande estinzione di massa del Permiano-Triassico avvenuta circa 250 milioni di anni fa. Alcuni piccoli animali, i procolofoni, sopravvissero. Le tartarughe, evolutesi nel corso del Triassico, si svilupparono forse da uno stretto parente di questi animali. I primi resti (come Proganochelys) sono già così somiglianti alle odierne tartarughe da non aiutare l'identificazione delle forme da cui originarono.

Note

  1. ^ Anapsida, in Fossilworks. URL consultato il 14 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2014).

Altri progetti

Collegamenti esterni