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Altea | |
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![]() tratto da Le metamorfosi di Ovidio. | |
Nome orig. | Ἀλθαία |
Caratteristiche immaginarie | |
Sesso | Femmina |
Luogo di nascita | Elea |
Professione | regina di Calidone |
Altea (in greco antico: Ἀλθαία?, Althàiā) è un personaggio della mitologia greca. Fu una regina di Calidone.
Figlia di Testio[1][2] e di Euritemi[2], sposò Oineo,[2][3] dal quale ebbe le figlie Deianira[2][3] e Gorga[2][3] ed i maschi Tosseo[2][3], Tireo[2], Climeno[2][3], Meleagro[2], Agelao[3], Fere[3] e Perifante[3][4].
Sposò Oineo e sette giorni dopo il parto[2] le fu predetto dalle Moire che il figlio Meleagro sarebbe morto quando il ciocco di legno che stava bruciando nel focolare si fosse consumato[5] e così, per salvaguardare la vita del figlio, Altea prese il ciocco dal fuoco e lo depositò in una cassa[2].
Meleagro, divenuto grande organizzò la caccia al cinghiale calidonio ed una volta uccisa la bestia ne regalò la pelle ad Atalanta ma, a causa di questo gesto, entrò in contrasto con i figli di Testio (i suoi zii Tosseo e Plesippo[6], o Ideo, Linceo e Plessippo[7]) e li uccise[2].
Così, alla notizia dell'assassinio dei suoi fratelli, Altea gettò nel fuoco il ceppo che aveva conservato e lo lasciò bruciare e quando si fu esaurito Meleagro morì immediatamente[2][6].
Solo a quel punto Altea si rese conto del gesto compiuto e lacerata dal rimorso si tolse la vita[2][6].