La tassonomia degli animali: classificazione e caratteristiche
La tassonomia degli animali è una branca fondamentale della biologia che si occupa della classificazione degli animali, la loro nomenclatura e la loro descrizione. Essa è basata su criteri di somiglianza morfologica, fisiologica e genetica tra gli stessi organismi, e si avvale di una serie di tecniche e di strumenti per la sua realizzazione.
La classificazione degli animali avviene attraverso una gerarchia di livelli tassonomici, iniziando dai più grandi e generali e procedendo verso i più piccoli e specifici, che vanno ad individuare la specie. La classificazione degli animali può essere ricondotta a due grandi gruppi: gli invertebrati e i vertebrati.
Gli invertebrati costituiscono una categoria eterogenea di animali dotati di un sistema di organizzazione molto semplice. Essi si suddividono in molteplici phyla che vanno dai più semplici come i poriferi, ai più complessi come gli artropodi e i molluschi. I poriferi sono gli organismi più primitivi e utilizzano una rete di pori per introdurre l'acqua all'interno del loro corpo; gli artropodi, invece, rappresentano il phylum più numeroso di invertebrati, ed includono aracnidi, crostacei, insetti e molti altri; i molluschi si dividono in gasteropodi, bivalvi e cefalopodi.
I vertebrati comprendono gli animali che possiedono un sistema scheletrico interno costituito dalla colonna vertebrale, e sono suddivisi in cinque classi: i pesci, gli anfibi, i rettili, gli uccelli e i mammiferi. I pesci comprendono diverse specie di animali acquatici; gli anfibi, invece, rappresentano un gruppo di animali che trascorrono la prima parte della loro vita in acqua e la seconda sulla terra; i rettili, tra cui serpenti, lucertole e tartarughe, sono animali prevalentemente terrestri; gli uccelli sono degli animali volanti caratterizzati dalla presenza di piume; infine, i mammiferi sono gli animali che nutrono i loro piccoli attraverso le ghiandole mammarie, e che comprendono specie terrestri, acquatiche e volanti.
Per ogni organismo, la classificazione taxonomica segue un percorso gerarchico che prevede sette categorie principali, che sono ordine, classe, filo, regno, dominio, divisione e specie. L'ordine classifica gli animali in gruppi ristretti, con caratteristiche simili tra loro; la classe suddivide gli animali nella gerarchia successiva con criteri affini ed in grado di unire gruppi diversi; il filo unisce tutti gli animali con lo stesso tipo di organizzazione corporea. Il regno, invece, unisce gli animali con le stesse modalità di nutrizione, riproduzione e respiro; il dominio rappresenta il livello più alto della classificazione gerarchica, che unisce organismi con caratteristiche simili dal punto di vista molecolare; la divisione riguarda solo piante e funghi, e suddivide tutto il regno in base alla struttura cellulare. Infine, la specie è la categoria finale della classificazione gerarchica, riguardante gli organismi con identiche caratteristiche morfologiche, genetiche e comportamentali.
L'importanza della classificazione degli animali è dovuta non solo alla maggior conoscenza della biodiversità presente sul nostro pianeta, ma anche alla necessità di tutelare gli ecosistemi e mantenere un equilibrio tra le diverse specie. La classificazione degli animali consente infatti di identificare le caratteristiche legate all'ambiente, alla dieta e alla riproduzione degli organismi, e di individuare le possibili interazioni tra le varie specie presenti all'interno di un determinato ecosistema.
In sintesi, la tassonomia degli animali è un campo di studio sempre in evoluzione e in costante sviluppo, il quale si occupa di classificare e descrivere la diversità degli organismi viventi a livelli sempre più dettagliati. La classificazione degli animali è fondamentale per la comprensione del nostro mondo e per la salvaguardia della biodiversità, e ci aiuta a comprendere come gli animali si relazionano tra di loro e con l'ambiente circostante.