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Nonostante la congruenza dei lati, il rombo non può essere considerato un poligono regolare poiché non è equiangolo. Gli angoli del rombo non sono di solito congruenti; anche le sue diagonali hanno di solito lunghezza diversa, e sono denominate diagonale maggiore e diagonale minore.
Il rombo è considerabile come un parallelogramma dai lati congruenti. Il quadrato è un particolare tipo di rombo che ha tutti gli angoli congruenti, e le due diagonali congruenti.
Proprietà del rombo
Lati
I lati opposti di un rombo sono paralleli; esso è quindi un caso particolare di parallelogramma e, come già indicato precedentemente, è un poligono equilatero, perché ha tutti i lati congruenti.
Le altezze di un rombo sono congruenti. L'altezza del rombo è congruente al diametro della circonferenza inscritta al rombo o al rapporto tra l'area e un lato, che è preso come base:
infine, calcolando il quadrato del lato e moltiplicandolo per il seno di uno qualunque degli angoli interni[4]
In merito a questa quarta formula per il calcolo dell'area vanno notati alcuni punti:
e sono uguali perché e sono angoli supplementari: questo è il motivo per cui si può usare indifferentemente l'uno o l'altro;
il rombo produce la sua massima area quando i lati sono perpendicolari fra loro a formare un quadrato: in tal caso e sono uguali a e la formula si identifica con quella del quadrato ossia diventa
man mano che il rombo si "schiaccia", e diventano minori di e quindi l'area del rombo diventa più piccola rispetto a quella del quadrato da cui si era partiti;
infine, schiacciando totalmente il rombo fino ad avere e quindi , la sua area diventa nulla.
Note
^Rombo, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
^La formula si giustifica considerando che l'area può essere ottenuta sommando le aree di due triangoli congruenti come ad esempio quello con vertici , e e quello con vertici , e . Considerando quest'ultimo si ha:
Moltiplicando per otteniamo la formula del punto 2.
^La formula si giustifica considerando che il raggio è anche pari all'altezza rispetto ad di uno qualunque dei quattro triangoli che compongono il rombo. Considerando ad esempio il triangolo che ha per vertici , e osserviamo che la sua area è data da:
Moltiplicando per otteniamo la formula del punto 3:
.
^La formula si giustifica considerando che il prodotto coincide con l'altezza e quindi ricadiamo nella formula del punto 1: