Nel mondo moderno, Malone (torrente) ha assunto un ruolo fondamentale nelle nostre vite. Fin dalla sua scoperta o comparsa, Malone (torrente) ha avuto un impatto significativo sulla società, sulla cultura, sull’economia e sulla tecnologia. La sua influenza si è diffusa a livello globale, colpendo tutte le persone direttamente o indirettamente. In questo articolo esploreremo il ruolo di Malone (torrente) in diversi aspetti della vita quotidiana e la sua importanza nel mondo di oggi. Dalla sua origine fino al suo impatto attuale, Malone (torrente) ha lasciato un segno indelebile nella storia e rimane un argomento rilevante anche oggi.
Malone | |
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Stato | ![]() |
Regioni | ![]() |
Lunghezza | 47,724 km[1] |
Portata media | 6,8 m³/s[2] |
Bacino idrografico | 360,8 km²[2] |
Altitudine sorgente | 1 400 m s.l.m., circa |
Nasce | Monte Angiolino (versante SE) |
Affluenti | Viana, Bendola, Livesa, Fandaglia, Fisca |
Sfocia | Po a Chivasso 45°10′43.36″N 7°51′40.29″E |
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Il Malone (Malon in piemontese) è un torrente della città metropolitana di Torino che attraversa la parte meridionale del Canavese, sfociando da sinistra nel fiume Po.
L'idronimo compare la prima volta come Amalune (in latino, all'ablativo) nell'Anonimo ravennate in età altomedievale.[3] Questa forma si ritrova in altri testi medievali, soprattutto legati all'abbazia della Fruttuaria a San Benigno Canavese, costruita lungo le sue rive.
Nasce dalla falda SE del Monte Angiolino (2.168 m, sorgente attorno a quota 1.400 m) raggiungendo con percorso nord-sud la frazione Piano Audi e passando poi poco a nord del centro comunale di Corio. Dopo aver deviato decisamente verso est transita nei comuni di Rocca Canavese, Barbania e Front.
In questo tratto incrementa di molto la propria portata ricevendo da destra svariati contributi provenienti dalla Riserva Naturale della Vauda e da sinistra quello del torrente Viana.
Il suo letto si allarga e bagna poi Rivarossa, Lombardore e San Benigno Canavese raggiungendo in breve la periferia di Brandizzo.
Qui riceve da destra l'apporto del Bendola e sfocia poco dopo nel Po a quota 181 m s.l.m.[4]
Nel 2005 la "Confluenza Po - Orco - Malone" è stata riconosciuta SIC (codice: IT1110018).
È un corso d'acqua dal regime spiccatamente torrentizio; ha una portata media di circa 7 m³/s[2], ma in caso di piena può raggiungere valori anche 100 volte superiori causando danni notevoli, come avvenuto nell'ottobre 2000. In tale occasione la portata del torrente misurata a Front (e quindi parecchio a monte rispetto alla confluenza nel Po) toccò i 368 m³/s.[6]
Il monitoraggio dello stato ambientale (indice SACA) dava nel 2006 per le stazioni di misura situate a Rocca Canavese, Front e Lombardore il valore BUONO, che a Chivasso si riduceva a SUFFICIENTE. Le misure relative all'anno 2001 fornivano risultati decisamente peggiori perché l'acqua del Malone risultava SCADENTE a Lombardore e SUFFICIENTE nelle altre tre stazioni di misura sopra riportate.[7]
Le principali fonti di inquinamento del Malone sono presumibilmente scarichi civili, anche se non sono assenti inquinanti di origine agricola e industriale.[8]