Nel mondo di oggi, Kevin Spacey è un argomento che ha acquisito grande rilevanza e ha suscitato grande interesse nella società. Fin dalla sua nascita, Kevin Spacey ha catturato l’attenzione di esperti, professionisti e grande pubblico, generando un ampio dibattito sulle sue implicazioni e conseguenze. In questo articolo esploreremo nel dettaglio i diversi aspetti legati a Kevin Spacey, dalla sua origine fino al suo impatto attuale, analizzando la sua influenza in vari ambiti e la sua attualità. Attraverso un'analisi esaustiva, cercheremo di svelare i misteri che circondano Kevin Spacey e comprendere la sua vera portata nella società moderna.
Nato nel New Jersey, si trasferisce all'età di 4 anni a Los Angeles insieme con la famiglia (madre segretaria, padre tecnico della Lockheed Corporation[1][2], una sorella e un fratello più grandi di lui). Visto il carattere turbolento del ragazzo, i genitori decidono d'iscriverlo alla Northridge Military Academy, da dove viene rapidamente espulso per aver picchiato - pare per legittima difesa - un altro studente dell'accademia. Kevin si iscrive quindi alla Chatsworth High School, dove conosce due futuri colleghi, Val Kilmer e Mare Winningham, recitando per il saggio scolastico nel musicalThe Sound of Music.
Carriera
Tra la passione per la boxe e quella per la recitazione, Kevin sceglie quest'ultima, anche su consiglio dell'amico Val Kilmer, che gli suggerisce di trasferirsi a New York per seguire lezioni alla famosa Juilliard School. Comincia a farsi chiamare Kevin Spacey (il nome completo è Kevin Spacey Fowler)[3]. Dopo due anni lascia anche la Juillard e tenta la fortuna a Broadway. La sua prima esperienza importante arriva con il ruolo di un messaggero nell'Enrico VI di Joseph Papp. In seguito sarà il regista Mike Nichols a dargli una parte in Bugie, baci, bambole & bastardi e a portarlo sul grande schermo, sebbene con piccoli ruoli, in Heartburn - Affari di cuore e Una donna in carriera.
Da allora alternerà il teatro al cinema, riportando successi nell'uno e nell'altro: nel 1991 vince un Tony Award come "miglior attore non protagonista" per la sua interpretazione dello "zio Louie" nella commedia Lost in Yonkers di Neil Simon, mentre la consacrazione sul grande schermo arriva nel 1996 con la vittoria dell'Oscar al miglior attore non protagonista per il memorabile ruolo di Roger "Verbal" Kint nel thriller I soliti sospetti di Bryan Singer. Kevin Spacey non si accontenta di recitare, ma si dà anche alla regia con Insoliti criminali, film che passa però quasi inosservato. Ha anche fondato nel 1997 una sua casa di produzione, la Trigger Street Production, creata per lanciare giovani talenti nel mondo cinematografico.
Nel 1999 interpreta il protagonista in The Big Kahuna, trasposizione per il cinema dell'omonima commedia, al quale segue, nel 2000, l'Oscar al miglior attore per American Beauty. Durante la cerimonia di consegna, viene applaudito per aver dedicato il premio a Jack Lemmon: Spacey lo ringrazia per il suo ruolo di amico, mentore e per essere stato la sua ispirazione primaria per la sua celebre interpretazione dell'impiegato C.C. Baxter nel film L'appartamento. Nel 2006 recita in Superman Returns (seconda collaborazione con Bryan Singer), interpretando la parte del grande nemico di Superman, Lex Luthor.
Dal 2013 al 2017 è produttore e protagonista della serie televisiva House of Cards - Gli intrighi del potere, dove lavora nuovamente al fianco di David Fincher, produttore dello show e regista dei primi due episodi. La serie, composta da tredici episodi stagionali è il remake di una miniserie inglese del 1990 ed è la prima produzione originale di Netflix, colosso della distribuzione in streaming e on demand; la messa in onda parte nel febbraio 2013[4] ed è da subito un grande successo di critica e pubblico. Spacey vi interpreta il ruolo di Frank Underwood, un politico cinico e assetato di potere che mette in atto con ogni mezzo necessario una scalata al potere nelle gerarchie più alte del Governo degli Stati Uniti. Nel 2014 presta viso e voce al videogioco Call of Duty: Advanced Warfare attraverso il motion capture[5], interpretando Jonathan Irons, capo della corporazione militare privata Atlas.
Il 12 giugno 2015 la regina Elisabetta II gli conferisce il titolo di cavaliere. Alla notizia, Spacey dichiara in un'intervista di sentirsi come «un figlio adottato» dalla Gran Bretagna[6]. Nel 2016 viene scritturato per interpretare Jean Paul Getty nel film Tutti i soldi del mondo, diretto da Ridley Scott, le cui riprese si svolgono nel luglio 2017 tra Roma e Londra. In seguito alle accuse di molestie mosse nei suoi confronti nell'ottobre 2017, diversi progetti che coinvolgono Spacey sono interrotti: la produzione di House of Cards inizialmente sospende le riprese della sesta stagione della serie, e in seguito licenzia l'attore dal cast[7]. Inoltre Netflix blocca l'uscita del film Gore con Spacey protagonista, mentre il 9 novembre Ridley Scott e la Sony decidono di eliminare le scene in cui compare in Tutti i soldi del mondo e di rigirarle sostituendolo con Christopher Plummer[8].
Il 24 dicembre 2018, dopo oltre un anno di assenza dai riflettori e dai mass media, Spacey pubblica tramite i suoi canali social un breve video dal titolo Let me be Frank, in cui, impersonando il suo celebre personaggio di Frank Underwood, si difende dalle accuse di molestie, chiedendo agli spettatori di "non correre alle conclusioni senza prove o formulare un giudizio senza fatti" e avvertendo che non intende pagare per le cose che non ha fatto[9]. Il 24 dicembre 2019, a un anno esatto dalla pubblicazione del suo ultimo video, ne pubblica un altro in cui dichiara di aver passato "un anno abbastanza buono" (probabile riferimento all'archiviazione - avvenuta il 17 luglio - dell'unico caso penale in cui era coinvolto[10]) e auspica un nuovo anno "con più bontà nel mondo", oltre a invitare le persone a "uccidere con la gentilezza" qualunque persona faccia loro un torto[11].
Sostenitore e finanziatore del Partito Democratico[12] nonché amico dell'ex presidente Bill Clinton, Spacey possiede anche la cittadinanza britannica ottenuta anche grazie all'impegno profuso nel recupero dello storico teatro londinese Old Vic, di cui è stato direttore artistico dal 2003 al 2015[13].
Accuse di molestie sessuali
Il 29 ottobre 2017, nell'ambito del caso Harvey Weinstein, Spacey viene accusato di molestie sessuali da parte dell'attore Anthony Rapp per un fatto risalente al 1986, quando Spacey aveva 26 anni e Rapp solo 14[14]: poco dopo l'esplosione del caso, Spacey fa coming out dichiarando la propria omosessualità e chiedendo scusa a Rapp, affermando inoltre di non ricordarsi dell'accaduto poiché era ubriaco[15]. In seguito vengono mosse anche altre accuse della stessa natura nei confronti dell'attore: otto membri della troupe di House of Cards, nonché il figlio dell'attore Richard Dreyfuss e quello della giornalista Heather Unruh dichiarano di essere stati molestati da Spacey mentre altri casi risalirebbero al periodo in cui quest'ultimo era direttore artistico dell'Old Vic.
Il 17 luglio 2019 cadono le accuse presentate dal figlio di Heather Unruh e il caso viene archiviato[21]: il 2 agosto 2019 Spacey fa il suo ritorno in pubblico dopo mesi di silenzio mediatico recandosi al Museo nazionale romano di palazzo Massimo di Roma, dove recita la poesia Il pugile a riposo del poeta Gabriele Tinti[22]. Il 1º gennaio 2020 anche la seconda accusa di molestie viene archiviata dal Tribunale distrettuale di Los Angeles[23], mentre il 21 novembre 2021 viene reso noto che, a seguito del suo allontanamento dalla produzione di House of Cards, Spacey è stato condannato a pagare un risarcimento di 30 milioni di dollari alla MRC, lo studio dietro alla serie[24].
Nell'ottobre del 2022 una giuria di New York ha assolto Spacey, perché il fatto non sussiste, nella causa civile da 40 milioni di dollari che gli aveva intentato Anthony Rapp, attore che l'aveva accusato di averlo molestato quando era ancora adolescente.[26]
Il 26 luglio 2023 l'attore è stato giudicato non colpevole di abusi e molestie sessuali contestate a Londra;[27] il verdetto dei dodici giurati popolari radunatisi dinanzi alla Southwark Crown Court è arrivato dopo circa un mese di udienze e tre giorni di camera di consiglio.[28]
Darrow, di David W. Rintels, regia di Thea Sharrock. Old Vic di Londra (2015), Arthur Ashe Stadium di New York (2017)
Riconoscimenti
«La concentrazione di Kevin è simile a un raggio laser. Lui è come Al Pacino, puoi star certo che da un momento all'altro può farti venire la pelle d'oca[29]»
Nelle versioni in italiano dei suoi film, Kevin Spacey è stato doppiato da:
Roberto Pedicini in Americani, I soliti sospetti, Riccardo III - Un uomo, un re, American Beauty, The Big Kahuna, Un sogno per domani, K-PAX - Da un altro mondo, The Shipping News - Ombre dal profondo, Il delitto Fitzgerald, The Life of David Gale, Edison City, Superman Returns, Fred Claus - Un fratello sotto l'albero, 21, Recount, L'uomo che fissa le capre, Professione inventore, Il gioco dei soldi, Margin Call, Come ammazzare il capo... e vivere felici, House of Cards - Gli intrighi del potere, Come ammazzare il capo 2, Elvis & Nixon, Una vita da gatto, Rebel in the Rye, Baby Driver - Il genio della fuga, Billionaire Boys Club, L'uomo che disegnò Dio
Francesco Pannofino in Seven, Il momento di uccidere, Mezzanotte nel giardino del bene e del male, Il negoziatore, Un perfetto criminale, Austin Powers in Goldmember
Massimo Corvo in Dad - Papà, L.A. Confidential, Bugie, baci, bambole & bastardi
Antonio Sanna in C'eravamo tanto odiati, Virus letale
«Per i servizi al teatro, alle arti educative e alla cultura internazionale» — 12 giugno 2015[32]
Note
^ Paul Fischer, The Alien World Of Kevin Spacey, in FilmMonthly, 20 ottobre 2001. URL consultato il 2 giugno 2008 (archiviato dall'url originale il 24 gennaio 2007).
^(EN) Empire, Kevin Spacey, su Empire. URL consultato il 31 ottobre 2017.
«He currently lives in London and received British citizenship, having engaged with great energy in the full recovery of London's Old Vic theater, where he became artistic director in 2003»