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Giovanni Legnini (Roccamontepiano, 6 gennaio 1959) è un politico e avvocato italiano. Dal 2014 al 2018 è stato vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura.
È stato sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri del governo Letta dal 2013 al 2014, Sottosegretario di Stato del Ministero dell'economia e delle finanze nel governo Renzi nel 2014.
Dal 2020 è Commissario straordinario di Governo alla ricostruzione delle aree colpite dal terremoto del Centro Italia del 2016 e del 2017.
Nel 2022 è nominato anche Commissario Straordinario del Governo ai fini della ricostruzione nei territori di Ischia interessati dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 21 agosto 2017, nominato con decreto DPCM del 21/02/2022.[3]
Nato nel 1959 a Roccamontepiano, in provincia di Chieti, laureato in giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Teramo, esercita la professione di avvocato a Chieti ed è stato docente di ruolo di discipline giuridiche ed economiche. Specializzato in diritto dell'impresa e della pubblica amministrazione, ha assunto incarichi di commissario liquidatore ed è stato consigliere di amministrazione di società.
Ha iniziato a fare politica a 17 anni, è stato membro della segreteria regionale del Partito Comunista Italiano, è stato sindaco della sua città natale dal 1990 al 2002[4]. Quale dirigente dei Democratici di Sinistra, è stato componente dei massimi organismi di direzione provinciale e regionale del partito. È componente dell'Assemblea Nazionale del Partito Democratico. Alle elezioni comunali di Chieti del 2005, è stato capolista della lista DS, ricoprendo la carica di Presidente del consiglio comunale fino al 2007.
Il 26 luglio 2004 diventa senatore, subentrando ad Ottaviano Del Turco[4], ricoprendo gli incarichi di membro della 5ª Commissione Bilancio, tesoro e programmazione, membro della Commissione parlamentare consultiva per l'attuazione della riforma amministrativa, membro della Commissione speciale per l'infanzia e i minori.
Alle elezioni politiche del 9 e 10 aprile 2006 è stato rieletto al Senato per la lista DS in Abruzzo, conseguendo gli incarichi di membro della giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari, del Comitato parlamentare per i procedimenti di accusa, della Commissione contenziosa e del Comitato di revisione delle schede elettorali della Regione Toscana. Dal 6 giugno 2006 è stato eletto vicepresidente della Commissione Bilancio e Programmazione Economica del Senato.
Rieletto al Senato alle politiche del 2008, è membro della 5ª Commissione permanente (Bilancio), della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari, del Comitato parlamentare per i procedimenti di accusa e del Consiglio di garanzia.
In seguito alla nascita del governo di larghe intese guidato da Enrico Letta tra PdL, Partito Democratico (PD), Unione di Centro e Scelta Civica, il 3 maggio 2013 entra a far parte del governo Letta, venendo nominato il 2 maggio dal Consiglio dei Ministri sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all'editoria e all'attuazione del programma di governo.[5][6]
Con la caduta e la fine del governo Letta per volere del neo-segretario del PD Matteo Renzi per diventare Presidente del Consiglio, e alla nascita del suo governo, il 28 febbraio 2014 viene nominato dal CdM sottosegretario di Stato al Ministero dell'economia e delle finanze, affiancando il neo-ministro Pier Carlo Padoan, mantenendo l'incarico fino al 30 settembre 2014.[7]
Il 10 settembre 2014 viene eletto nuovo consigliere laico del Consiglio superiore della magistratura, in quota PD con il consenso più ampio tra i candidati pari a 524 voti su 489 richiesti (pari ai 3/5 dei votanti) insieme al sindaco di Arezzo, sempre in quota PD Giuseppe Fanfani con 499, unici eletti nel quinto scrutinio[8]. È la prima volta nella storia repubblicana che un membro del Governo in carica viene eletto nell'organo di autogoverno della magistratura.
Il 30 settembre 2014 è stato eletto vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura con 20 voti a favore, 3 schede bianche, una nulla e una dispersa (voto di Giuseppe Fanfani).[8]
Il 10 dicembre 2018 annuncia la sua candidatura per la coalizione di centro-sinistra a presidente della regione Abruzzo alle prossime elezioni regionali del 10 febbraio 2019, ricevendo l'appoggio di PD, +Europa assieme a Centro Democratico, Centristi per l'Europa, Liberi e Uguali assieme a Sinistra Italiana e dalle liste civiche "Legnini Presidente", "Abruzzo Insieme-Abruzzo Futuro", "Avanti Abruzzo-IdV" e "Abruzzo in Comune"[9]. Alla tornata elettorale raccoglie il 31,28% dei consensi e viene sconfitto dal candidato del centro-destra, l'ex missino Marco Marsilio con il 48% dei consensi, venendo comunque eletto come membro del Consiglio regionale nella lista "Legnini Presidente".
Il 14 febbraio 2020 è stato nominato dal governo Conte II come commissario straordinario di Governo alla ricostruzione delle aree colpite dal terremoto del Centro Italia del 2016 e del 2017, subentrando a Piero Farabollini.[10] A seguito di questo incarico ha lasciato il proprio posto in Consiglio regionale dell'Abruzzo e l'aula ha preso atto delle sue dimissioni il 3 marzo.[11] Per il suo servizio ha ricevuto il Premio Sibilla (16 luglio 2022),[12] la cittadinanza onoraria di San Ginesio (22 ottobre 2022)[13] e il titolo di Grande ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana (4 novembre 2022).[14] Cessa da questo incarico il 31 dicembre 2022 venendo sostituito da Guido Castelli.
Dal 21 giugno 2022 è commissario straordinario di Governo per gli interventi nei territori dei Comuni di Casamicciola Terme, Forio, Lacco Ameno dell’Isola di Ischia interessati dagli eventi sismici del giorno 21 agosto 2017.
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